Hong Kong: la diocesi in difesa dei lavoratori a rischio del settore bancario
La Commissione per la Pastorale dei Lavoratori della diocesi di Hong Kong ha rivolto
alla sede di Hong Kong della Hsbc (Hongkong & Shanghai Banking Corporation) quattro
raccomandazioni per tutelare il tutelare il posto di lavoro di oltre 3000 dipendenti
che rischiano il licenziamento. La dichiarazione della Commissione, di cui riferisce
l'agenzia Fides, chiede quindi la revoca della decisione di licenziare 3 mila dipendenti
nell’arco di 3 anni, di intensificare il contatto con i dipendenti rendendoli partecipi
dello sviluppo della banca, di assumersi la propria responsabilità sociale, e di creare
più posti di lavoro. Secondo quanto riferisce Kong Ko Bao (il bollettino diocesano
in versione cinese), l’appello è stato firmato il 12 settembre, dopo che la Banca,
il 7 settembre, aveva annunciato i licenziamenti. Citando l’enciclica di Papa Benedetto
XVI, la Commissione ha inoltre sottolineato la necessità di guardare a una dimensione
etica dell’economia. Infatti l’annuncio della Hsbc, che ha guadagnato 100 miliardi
di dollari lo scorso anno, di licenziare 3 mila dipendenti nei prossimi 3 anni, ha
avuto un enorme impatto sociale e soprattutto suscitato timore nell’attuale crisi
mondiale. Il presidente della Commissione per la Pastorale dei Lavoratori della diocesi
di Hong Kong ha sottolineato che “quando un’impresa funziona bene, con consistente
profitto, deve pensare anche a ricompensare i suoi lavoratori e la società, e non
rincorrere esclusivamente il profitto economico. Se la banca vuole ristrutturasi per
ottenere ancora maggiori guadagni – ha concluso il religioso -, va benissimo, ma deve
puntare sui suoi progetti di investimento e non sui licenziamenti”. (M.G.)