Cile: domani a Santiago per le Fiestas Patrias, Te Deum ecumenico
Un Te Deum ecumenico per le Fiestas Patrias, la principale festa nazionale cilena
che ricorda l’istituzione, nel 1810, della prima giunta di Governo, decisivo passo
verso l’indipendenza. Domani, 18 settembre, le massime autorità dello Stato, insieme
ai rappresentanti delle Chiese e comunità cristiane presenti nel Paese, si ritroveranno
nella cattedrale della capitale per la tradizionale preghiera di ringraziamento. A
presiedere il rito, alle ore 11, sarà l’arcivescovo Ricardo Ezzati Andrello. E sarà
presente - riferisce L'Osservatore Romano - anche il presidente della Repubblica,
Sebastián Piñera Echenique. Come pure sono state invitate le altre maggiori cariche
istituzionali, il corpo diplomatico accreditato, i leader politici e sindacali, il
mondo accademico e della scuola. Tuttavia, la connotazione forse più significativa
sarà data dalla presenza delle delegazioni delle altre confessioni e religioni presenti
in Cile. Quella del Te Deum ecumenico è ormai diventata una consuetudine negli ultimi
quarant’anni. Da quando, cioè, l’allora arcivescovo di Santiago del Cile, il cardinale
Raúl Silva Henríquez, acconsentì a una esplicita richiesta avanzata dal presidente
della Repubblica, Salvador Allende. Così anche quest’anno, per il 201° anniversario
della prima giunta di Governo, in cattedrale troveranno posto, gli uni a fianco agli
altri, rappresentanti ortodossi, luterani, anglicani, metodisti, pentecostali. Insieme
a esponenti delle comunità ebraica e islamica. A significare quello spirito di concordia
che, senza dimenticare differenze e tensioni, deve animare tutti di fronte alle sfide
e le necessità del Paese. E, ovviamente, anche nelle ricorrenze che sottolineano l’indipendenza
e l’identità nazionale. In realtà, ufficialmente l’indipendenza del Cile è datata
12 gennaio 1818, quando il generale Bernardo O’Higgins Riquelme ne promulgò la prima
Costituzione. Tuttavia il processo di emancipazione dalla Spagna era cominciato qualche
anno prima. Esattamente il 18 settembre 1810, con l’istituzione della prima giunta
di Governo, varata formalmente per governare solo in assenza del re, ma che di fatto
segnò il primo decisivo passo verso l’indipendenza. E questa data, El Dieciocho, costituisce
ancora oggi la principale festività civile del Cile. Nel corso dei festeggiamenti
— che durano due giorni, il 18 e il 19 settembre — viene dato particolare risalto
alle tradizioni e ai costumi tipici del Paese, che formano la chilenidad, l’identità
cilena, di cui, appunto, la devozione religiosa costituisce un aspetto non secondario.
(R.P.)