2011-09-17 08:28:50

Angola: la Chiesa cattolica lancia il primo Congresso nazionale delle Famiglie


Cinque giorni per riflettere sull’importanza della famiglia e su come difenderla, di fronte alle sfide dell’età contemporanea: sarà questo l’obiettivo del primo Congresso Nazionale delle Famiglie, organizzato dalla Conferenza episcopale di Angola e São Tomé (Ceast). L’evento avrà luogo dal 21 al 25 settembre, nella città di Huambo, e vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti diocesani provenienti da tutto il Paese. Il tema dell’evento sarà “La famiglia e il matrimonio”, mentre sessioni specifiche di lavoro verranno dedicate all’analisi dello status della famiglia, ai fondamenti biblici del matrimonio e all’esame dell’unione coniugale secondo le diverse confessioni religiose e le prospettive del Diritto canonico. Altri argomenti in agenda sono il rapporto tra la donna e la maternità, le politiche sulla famiglia sia a livello nazionale che internazionale, la spiritualità del nucleo familiare cristiano e la partecipazione della famiglia alla missione della Chiesa. Da ricordare che nel 2009, durante il suo viaggio apostolico in Angola, Benedetto XVI ribadì più volte la necessità di difendere e promuovere la famiglia: in particolare, il 20 marzo, incontrando a Luanda le autorità politiche, il Papa indicò proprio nella famiglia il fondamento su cui costruire l’edificio sociale. La famiglia, disse, è il “dono comune che l’Africa offre a quanti provengono da altri continenti”. Sempre in quell’occasione, il Santo Padre non mancò di sottolineare le “numerose pressioni” che “si abbattono sulle famiglie: ansia e umiliazione causate dalla povertà, disoccupazione, malattia, esilio”, così come “il giogo opprimente della discriminazione sulle donne e ragazze” e la "pratica della violenza e dello sfruttamento sessuale che causa loro tante umiliazioni e traumi”. Poi, Benedetto XVI aggiunse: “Quanto amara è l'ironia di coloro che promuovono l'aborto tra le cure della salute "materna"! Quanto sconcertante la tesi di coloro secondo i quali la soppressione della vita sarebbe una questione di salute riproduttiva”. Infine, il Papa ricordò l’operato della Chiesa a favore dei più poveri: “Essa – assicurò - continuerà a fare tutto ciò che le è possibile per sostenere le famiglie, comprese quelle colpite dai tragici effetti dell'Aids e per promuovere l’uguale dignità di donne e uomini sulla base di un'armoniosa complementarità”. (I.P.)







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