Angola: la Chiesa cattolica lancia il primo Congresso nazionale delle Famiglie
Cinque giorni per riflettere sull’importanza della famiglia e su come difenderla,
di fronte alle sfide dell’età contemporanea: sarà questo l’obiettivo del primo Congresso
Nazionale delle Famiglie, organizzato dalla Conferenza episcopale di Angola e São
Tomé (Ceast). L’evento avrà luogo dal 21 al 25 settembre, nella città di Huambo, e
vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti diocesani provenienti da tutto
il Paese. Il tema dell’evento sarà “La famiglia e il matrimonio”, mentre sessioni
specifiche di lavoro verranno dedicate all’analisi dello status della famiglia, ai
fondamenti biblici del matrimonio e all’esame dell’unione coniugale secondo le diverse
confessioni religiose e le prospettive del Diritto canonico. Altri argomenti in agenda
sono il rapporto tra la donna e la maternità, le politiche sulla famiglia sia a livello
nazionale che internazionale, la spiritualità del nucleo familiare cristiano e la
partecipazione della famiglia alla missione della Chiesa. Da ricordare che nel 2009,
durante il suo viaggio apostolico in Angola, Benedetto XVI ribadì più volte la necessità
di difendere e promuovere la famiglia: in particolare, il 20 marzo, incontrando a
Luanda le autorità politiche, il Papa indicò proprio nella famiglia il fondamento
su cui costruire l’edificio sociale. La famiglia, disse, è il “dono comune che l’Africa
offre a quanti provengono da altri continenti”. Sempre in quell’occasione, il Santo
Padre non mancò di sottolineare le “numerose pressioni” che “si abbattono sulle famiglie:
ansia e umiliazione causate dalla povertà, disoccupazione, malattia, esilio”, così
come “il giogo opprimente della discriminazione sulle donne e ragazze” e la "pratica
della violenza e dello sfruttamento sessuale che causa loro tante umiliazioni e traumi”.
Poi, Benedetto XVI aggiunse: “Quanto amara è l'ironia di coloro che promuovono l'aborto
tra le cure della salute "materna"! Quanto sconcertante la tesi di coloro secondo
i quali la soppressione della vita sarebbe una questione di salute riproduttiva”.
Infine, il Papa ricordò l’operato della Chiesa a favore dei più poveri: “Essa – assicurò
- continuerà a fare tutto ciò che le è possibile per sostenere le famiglie, comprese
quelle colpite dai tragici effetti dell'Aids e per promuovere l’uguale dignità di
donne e uomini sulla base di un'armoniosa complementarità”. (I.P.)