Non abbandonare Lampedusa: l’appello del presidente di Azione Cattolica, Franco
Miano
Continuano gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Nelle ultime ore, un barcone con
55 tunisini è approdato sull’isola, dopo essere stato soccorso da una motovedetta
della Guardia Costiera. Se dunque a Lampedusa permane una situazione di grande difficoltà,
è purtroppo calata l’attenzione dell’opinione pubblica e i lampedusani si sentono
abbandonati dalle istituzioni. E' quanto sottolinea, al microfono di Federico Piana,
il presidente dell’Azione Cattolica, Franco Miano, che proprio in questi giorni
ha visitato l’isola in segno di solidarietà:
R. - Ho incontrato
le persone dell’isola: sono persone meravigliose e generose, ma anche persone affaticate,
perché hanno dato con grande disponibilità, con grande dedizione e ora incontrano
serie difficoltà perché l’isola sta soffrendo dal punto di vista turistico, per i
risvolti economici di tutta questa situazione. Hanno dato generosamente, ma avrebbero
ora bisogno - forse - di una maggiore attenzione da parte dello Stato, propri perché
in questo modo potrebbero continuare a dare, anche in occasioni future.
D.
- Presidente Miano, lei che isola ha visto, che persone ha visto?
R.
- Sicuramente la gente è stanca, ma questo non toglie che la comunità ecclesiale di
Lampedusa, così come la comunità civile, guarda comunque avanti: guarda avanti nella
speranza di un intervento dello Stato più significativo per risolvere i problemi.
E poi guarda comunque avanti perché è una comunità ecclesiale che mi è parsa molto
viva, molto significativa e caratterizzata da gente che è disponibile verso i fratelli
e non composta da gente chiuse. Questo è il punto: è un’isola che è stata e continua
ad essere solidale. Questa solidarietà ora dovrebbe, però, essere portata sì da Lampedusa,
ma anche insieme con gli altri e insieme con lo Stato.
D. - Lei Lampedusa
l’ha vista abbandonata?
R. - Sì, si sente abbandonata. Bisognerebbe
trovare forme che superino, che contribuiscano a far superare questa sensazione di
abbandono, anche perché questa sensazione di abbandono deriva fondamentalmente -
e penso al dialogo con alcuni albergatori - dal fatto che tutti si sono resi generosamente
disponibili, ma di fatto questa disponibilità ha avuto il costo notevole di un'estate
difficile in termini di scarsità di presenza. E’ un’isola che ha preoccupazioni sul
suo futuro, già partendo dal dato economico. (mg)