Elezioni in Danimarca: vittoria del centrosinistra
Bruciante sconfitta elettorale in Danimarca per il centrodestra del premier Rasmussen,
che ha annunciato per oggi le proprie dimissioni. La vittoria seppure di misura è
andata al blocco del centrosinistra, guidato dalla socialdemocratica Helle Thorning-Schmidt.
Si prospetta dunque un nuovo governo, che presenta tuttavia molti punti critici soprattutto
in materia di lavoro. Il servizio di Giovanni del Re:
Alla fine
il voto ha rispettato le previsioni della vigilia: la leader socialista Helle
Thorning-Schmidt, sarà la prima donna premier della storia danese. La sua coalizione
di centrosinistra, ieri, ha infatti ottenuto oltre il 51 per cento dei voti: questo,
però, non grazie ai socialisti che hanno anzi ottenuto il peggior risultato dal 1903,
fermandosi intorno al 25 per cento e restando così leggermente indietro rispetto anche
ai liberali del premier uscente, Lars Loekke Rasmussen. A consentire
la vittoria alla Thorning-Schmidt sono stati, invece, due dei suoi alleati:
i radicali, più a destra dei socialisti; e il Partito dell’Unità, invece decisamente
più a sinistra. Parecchi punti ha perso la destra radicale xenofoba del Partito Popolare
danese, Pia Kjærsgaard, che per 10 anni aveva condizionato il governo del Paese.
Certo è che la nuova alleanza non avrà vita troppo facile, anzitutto perché
al Folketing - il parlamento danese - ha solo tre seggi di maggioranza.
Inoltre i radicali si oppongono ad alcuni aspetti del programma della Thorning-Schmidt,
come l’allungamento dell’orario di lavoro o le norme sul prepensionamento.
Kosovo:
Pristina prende il controllo di due posti di frontiera con la Serbia Poliziotti
e doganieri kosovari, insieme ad agenti della missione europea nel Kosovo, hanno preso
stamani il controllo di due posti di frontiera con la Serbia, a Jarinje e Brnjak.
Gli stessi erano stati a fine luglio teatro di violenze e scontri tra forze dell’ordine
e popolazione serba. La decisione di Pristina è fortemente contestata dal governo
di Belgrado e dai cittadini di etnia serba, che sono la maggioranza nel nord Kosovo
e non riconoscono la sovranità di Pristina. Intanto, in tutta la regione i serbi hanno
istituito blocchi stradali ed elevato barricate in segno di protesta. La situazione
è molto tesa, ma finora non si sono registrati incidenti.
Ecofin in Polonia È
in corso a Wroclaw, in Polonia il vertice dell’Ecofin. Al centro dei colloqui tra
i ministri delle Finanze Ue e i governatori delle banche centrali, la crisi economica
e del debito, e soprattutto l’incognita relativa al via libera definitivo al salvataggio
bis della Grecia, che è stato rinviato ad ottobre. Intanto si registra una mattinata
in positivo per le Borse Europee, sulla scia dell'azione coordinata annunciata dalle
principali banche centrali mondiali per garantire liquidità. Il serivizo di Marco
Guerra:
Le perplessità
della vigilia sul salvataggio della Grecia sono state confermate nella prima mattinata
di lavori del vertice. In una conferenza stampa congiunta il presidente dell'Eurogruppo,
Jean-Claude Juncker, e il segretario Usa al Tesoro, Timothy Geithner, hanno annunciato
il rinvio ad ottobre del via libera alla tranche da 8 miliardi di euro di prestiti
alla Grecia. Dopo la questione più spinosa, sul tavolo della due giorni rimangono
questioni altrettanto cruciali per l’economia mondiale: su tutte come affrontare la
debole crescita certificata dall’Eurostat e dalla Bce, il potenziamento del
fondo di salvataggio europeo per l'acquisto dei titoli di Stato, e lo scontro
sugli 'Eurobond', ieri sonoramente bocciati dal cancelliere tedesco, Angela Merkel.
La presenza di Geihtner conferma l’eccezionalità dell’incontro ed è volta a
rilanciare l’impegno comune di Usa e Ue per far fronte alla crisi. Una linea su cui
trova il pieno appoggio del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble:
“Dobbiamo risolvere i nostri problemi su entrambe le sponde dell'Atlantico per portare
più stabilità sui mercati finanziari”. Intanto sui mercati arriva una boccata d’ossigeno
dovuta all’immissione di liquidità da parte delle banche centrali di Gran Bretagna,
Giappone, Svizzera e Stati Uniti.
Belgio, Leterme nominato segretario
aggiunto dell'Ocse Il fiammingo cristiano democratico Yves Leterme, che mercoledì
ha annunciato le dimissioni da premier ad interim del Belgio, è stato nominato oggi
a Parigi segretario aggiunto dell'Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico. Leterme assumerà l’incarico a fine anno.
Spagna, condannato
terrorista basco Un tribunale spagnolo ha condannato a dieci anni di carcere
il leader separatista basco Arnaldo Otegi, per aver cercato di ricostruire Batasuna,
considerato il braccio politico dell'Eta e messo al bando nel 2003. Otegi è in prigione
dall'ottobre del 2009.
Pakistan: attentato a un funerale, cresce il bilancio
delle vittime È salito a 41 morti il bilancio dell’attentato suicida sferrato
dai talebani contro un gruppo di persone che partecipava al funerale del nipote di
un leader tribale nel nord-ovest del Pakistan. Come nell’attacco a uno scuolabus di
pochi giorni fa, i terroristi hanno dichiarato di voler colpire le comunità locali
invise ai talebani. Nella stessa zona un leader di Al Qaeda, il saudita Abu Hafs al-Shari,
sarebbe stato ucciso in un raid aereo, secondo quanto riferito oggi da fonti americane.
Egitto
avverte Israele, “accordi di Camp David non sono intoccabili” Ancora problemi
diplomatici per Israele in Medio Oriente. Il primo ministro egiziano Essam Sharaf
ha dichiarato a una tv turca che l’accordo di pace con Israele del 1979 “non è intoccabile
e può essere sempre oggetto di discussione, in un’ottica di beneficio per la Regione
e per una pace giusta”. Con i patti di Camp David, il Cairo divenne il primo Paese
arabo a firmare la pace con il Paese ebraico. Israele è già in crisi aperta con la
Turchia di Erdogan e teme il prossimo ricorso palestinese all’Onu per ottenere il
riconoscimento di un proprio Stato.
Egitto manifestazioni In programma
per oggi, al Cairo, una manifestazione di massa contro l'estensione della legge d'emergenza,
decisa dal Consiglio supremo delle Forze armate con la motivazione della lotta al
terrorismo. Sono 33 i gruppi e i movimenti politici che hanno annunciato la loro adesione
alla protesta che si terrà in piazza Tahrir, icona della caduta del regime di Hosni
Mubarak.
Somalia, nuovo appello dei marinai italiani sequestrati “Stiamo
male, aiutateci ad uscire da questa nave perché se non andremo via subito qualcuno
non tornerà a casa”. E' questo il drammatico appello lanciato in una telefonata dal
comandante della "Savina Caylin", Giuseppe Lubrano, durante la riunione dell’unità
di crisi del Ministero degli esteri italiano, tenutasi ieri con i familiari dei cinque
marittimi sequestrati lo scorso febbraio a bordo della petroliera "Savina" al largo
delle coste somale. Da settimane nessun membro dell'equipaggio si era più fatto vivo
ed i contatti con le famiglie si erano diradati. “Ci troviamo in una situazione di
stallo”, ha confermato al termine dell’incontro Nicola Verrecchia, figlio di uno dei
membri dell’equipaggio nelle mani dei pirati. (Panoramica internazionale a cura
di Marco Guerra e Fabrizio Angeli)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LV no. 259