2011-09-16 15:12:56

Argentina: vescovi cattolici, ortodossi ed evangelici uniti per la vita


Il 27 settembre prossimo in Argentina è previsto un incontro in cui verranno esaminati due progetti di legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e cinque che hanno per oggetto modifiche all’articolo 86 del Codice penale che riguarda gli aborti legali e illegali. La questione è molto sentita in Argentina, dove si calcola che ogni anno ricorrano all’aborto mezzo milione di donne e oltre cento muoiano a causa di questo intervento, spesso eseguito in condizioni deplorevoli. Secondo quanto riporta l'agenzia Fides, dal 1983 a oggi tremila donne sono morte a causa di un’interruzione volontaria di gravidanza. All’incontro della Commissione della legislazione penale dei deputati, prenderanno parte anche alcuni rappresentanti della Chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica che, per la prima volta, presenteranno congiuntamente un documento intitolato “Impegno per la vita” in cui si ribadisce il valore della vita umana, dal suo concepimento fino alla morte naturale. “Coloro che non conoscono Dio o non credono in Lui, percepiscono il sacro attraverso il miracolo della vita. La vita propria e quella altrui, la vita nelle sue differenti forme permette di intuire la presenza di una realtà trascendente”, scrivono i vescovi, ricordando come la vita sia spesso minacciata da mali come la povertà, l’emarginazione sociale e la violenza. “La vita è un dono – si legge ancora – che non si conquista, non si merita e non si compera, ma si riceve da Dio che ce l’ha consegnata per essere felici”. I presuli sottolineano, poi, come questo dono debba essere protetto e fatto crescere, in particolare con l’amore di un padre e di una madre, debba essere condiviso ed educato, perciò “è indispensabile che le famiglie esercitino una paternità e una maternità responsabile e generosa per la formazione dei giovani”. Il documento porta la firma di un rappresentante della Confraternita Evangelica Pentecostale, del presidente della Commissione per l’Ecumenismo dell’episcopato argentino, dell’arcivescovo Nicolaos Matti Abd Alahad della Chiesa siro-ortodossa di Antiochia, di un rappresentante della Chiesa Evangelica mennonita e della Chiesa Comunità cristiana. Di recente, infine, la Conferenza episcopale argentina aveva ribadito che quando una donna rimane incinta “non si parla più di una vita, ma di due. Il diritto alla vita è un diritto fondamentale”. (R.B.)







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