2011-09-16 15:06:35

Alluvioni in Pakistan: cristiani e dalit discriminati nella distribuzione degli aiuti


Sono già sei milioni gli sfollati, 200mila i senzatetto e un milione e 700mila gli acri di terreno coltivabile inghiottiti dall’acqua: questi i numeri dell’alluvione che, da giorni, insiste sul Pakistan meridionale e ha colpito, in particolare, la regione del Sindh. Le previsioni meteorologiche, inoltre, non accennano a migliorare: le piogge torrenziali proseguiranno, si aspettano inondazioni e si teme che alcuni terreni resteranno sommersi per mesi, come già avvenuto l’anno scorso, quando un’altra alluvione devastò parte del Paese. Una delle questioni più gravi riguarda la discriminazione nella distribuzione degli aiuti umanitari, ai danni di famiglie cristiane e di indù dalit, i cosiddetti “intoccabili”. A denunciarla all’agenzia Fides è padre Samson Shukardin, vicario generale della diocesi di Hyderabad e direttore diocesano della Commissione Giustizia e Pace: “Siamo in piena emergenza – ha detto – e su 16 parrocchie tutte hanno chiesto aiuto e Caritas e Ong stanno distribuendo aiuti alimentari, medicinali e tende, ma la gente è molto provata e scoraggiata”. Anche il vescovo della diocesi, mons. Max John Rodrigues, è rimasto vicino alla popolazione e ha esortato ad avere fiducia nel Signore e a confidare nell’aiuto del prossimo. Episodi di discriminazioni sono stati registrati anche nel distretto di Badin, al confine con l’India, dove sono stati allestiti due campi profughi, dai quali alcuni cristiani sarebbero stati rifiutati e indirizzati verso i missionari occidentali. Migliaia di persone, quindi, soprattutto, appunto, dalit, vivono a cielo aperto nonostante le piogge continuino e si calcola che già due milioni di persone siano affette da patologie connesse con la situazione in cui sono costrette a vivere, quali malaria e dissenteria, mentre si sono verificati anche settemila casi di morsi di serpente. Le Ong attive nell’area si sono mobilitate per chiedere l’intervento del ministro provinciale per le Minoranze religiose, Lal Kohistani. AsiaNews riferisce che anche il premier Gilani ha annullato il suo viaggio a New York per l’assemblea generale dell’Onu e si recherà a breve nel Sindh, dove coordinerà gli aiuti alla popolazione, dopo le critiche che vennero rivolte al governo l’anno scorso per il mancato sostegno alle vittime e per i ritardi accumulati nelle operazioni di recupero. (A cura di Roberta Barbi)







All the contents on this site are copyrighted ©.