Fare rete per il bene comune: l'iniziativa del Loppianolab
Fare rete per il bene comune. E’ l’obiettivo della seconda edizione di Loppianolab,
laboratorio nazionale di economia, cultura e comunicazione al via oggi in provincia
di Firenze. Oltre 60 gli eventi in programma, tra cui una convention sull’Economia
di comunione e un Convegno ispirato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Curatori dell’Expo
4 realtà nate dal Movimento dei focolari: l’Istituto universitario Sophia, il polo
imprenditoriale Lionello Bonfanti, l’editrice Città nuova e la cittadella di Loppiano,
il cui referente è Daniele Casprini. Gabriella Ceraso gli ha chiesto
di presentare lo spirito di questo evento:
R. - Il "Loppianolab"
consiste in quattro giorni di dialogo, ma noi vorremmo anche avventurarci nel campo
della sperimentazione e della progettualità, perché per costruire rete bisogna anzitutto
fare sinergia: sinergia fra istituzioni, fra imprese, fra operatori economici e culturali,
quindi conoscersi per poi lavorare insieme. Questo all’interno di un anno che è importantissimo
per il nostro Paese, anzitutto perché si celebrano i 150 anni della sua unità e poi
perché è un Paese che ha bisogno di un "nuovo", che deve però avere come obiettivo
un bene comune, che si costruisce insieme: una opportunità è proprio quella della
rete.
D. - Tematiche e protagonisti di questa expo, quali saranno?
R.
- Il ventaglio culturale è veramente ampio e penso che veramente tutti potranno appagare
conoscenze ed essere protagonisti attivi di "Loppianolab". Le tematiche sono, appunto,
quelle dell’economia: green economy, sviluppo imprenditoriale e capacità di innovazione,
fare imprese. Poi ci sarà l’aspetto più culturale, dove verranno presentati nuovi
libri, novità di comunicazione intese come elemento informativo.
D.
- Vi aiuteranno a riflettere e a procedere in questa vostra progettualità i vostri
ospiti: economisti, teologici, filosofi… Ma quali saranno gli eventi centrali di questi
quattro giorni?
R. - Certamente l’expo, dove troveremo 40 aziende italiane,
che lavoreranno in questi quattro giorni per creare sinergie e cercare, partendo da
queste sinergie, nuove progettualità per far poi anche occupazione e portare un proprio
contributo di innovazione. Altro appuntamento molto importante sarà poi l’open city
del sabato pomeriggio, nel quale Loppiano diventerà proprio un luogo di accoglienza
di conoscenza su temi che vanno dalla famiglia ai giovani, all’arte, all’interculturalità
e dove - attraverso una passeggiata che si può fare nella cittadella - si potrà anche
assistere alle kermesse artistiche, degustare alcuni prodotti tipici… Insomma un modo
di incontrarsi e di "fare nuovo" anche attraverso lo stare insieme.
D.
- Lo spirito, quello che ha propriamente dato origine alla Cittadella di Loppiano,
qual è?
R. - E’ appunto quello della costruzione di un mondo unito,
unito nei valori della fraternità, nei valori della pace, nei valori del camminare
insieme. Questo - diciamo - è il nostro auspicio. (mg)