Bangladesh: prima ordinazione di un missionario di etnia santal
Si chiama padre Lucas Marandy, ha 36 anni, ed è il primo missionario del Bangladesh
appartenente all’etnia santal. L’ordinazione di padre Marandy è avvenuta il 9 settembre,
nella diocesi di Dinajpur, situata nella parte settentrionale del Paese, al confine
con l’India. La cerimonia si è svolta presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Khalippur,
ed è stata presieduta dal vescovo di Chittagong, mons. Moses Costa. Per la prima missione
Padre Marandy, membro della Società di San Francesco Saverio per le Missioni estere,
verrà inviato in Brasile. “Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli per amore – ha
detto il neomissionario nel corso della celebrazione – Voglio cercare di ricordarmi
ogni giorno di questo esempio di amore, per imitarlo”. Naturalmente, tutta la comunità
santal di Dinajpur ha gioito di questa ordinazione sacerdotale che rappresenta, come
afferma il vicario generale della diocesi, padre Joseph Marandy, “un avvenimento storico
per tutta l’etnia”. D’altronde, il Bangladesh conta attualmente 45 gruppi etnici differenti
e il 50% dei circa 300mila cattolici del Paese appartiene ad una minoranza etnica
che spesso viene emarginata o esclusa dalla società. Molto presenti in tutto il sub-continente
indiano, i santal raggiungono una popolazione che va dai 5 ai 10 milioni di persone.
225mila si contano solo in Bangladesh e di questi più di 50mila sono cristiani, mentre
tra loro si conta il 70% di cattolici. E non si esclude che all’origine delle numerose
conversioni al cristianesimo ci sia il grande impegno della Chiesa nel campo educativo,
medico-sanitario e giuridico, in particolare nella difesa dei diritti dei nativi.
(I.P.)