Africa: sempre alto il numero delle donne che muoiono di parto
Da alcuni studi effettuati dall’Istituto africano per le politiche di sviluppo nell’Africa
Orientale, Occidentale e Australe, è emerso che la maggior parte dei Paesi hanno grandi
difficoltà per l’accesso universale alla salute riproduttiva, e solo tre nazioni di
queste regioni raggiungeranno il quinto Obiettivo di sviluppo del Millennio che punta
a migliorare la salute materna. Si tratta - riferisce l'agenzia Sir - di Eritrea,
Ruanda ed Etiopia. In Eritrea, il tasso di mortalità materna è calato del 70%, passando
da 930 morti ogni 100mila donne nel 1990 a 280 ogni 100mila nel 2008. In Uganda si
è passati da 670 morti ogni 100mila nel 1990 a 430 nel 2008. Tuttavia in Kenya il
fenomeno è aumentato, facendo registrare 530 morti ogni 100mila nel 2008 contro i
380 del 1990. A differenza di altri Paesi in Africa orientale, in Kenya è mancata
la volontà politica di promuovere l’assistenza sanitaria in generale, di conseguenza
la situazione è peggiorata. Tuttavia, da una ricerca realizzata recentemente, risulta
che il 64% di tutte le donne che hanno partorito in strutture pubbliche del Paese
non ha ricevuto le cure mediche necessarie. Oltre un terzo di tutte le donne che volevano
partorire in centri sanitari si sono ritrovate emarginate da parte del personale medico.
Appena il 43% di tutte le donne incinte in Kenya hanno partorito con la supervisione
di un professionista. (R.P.)