2011-09-14 14:34:28

Incontro in Vaticano con i rappresentanti della Fraternità sacerdotale San Pio X


Mons. Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Pio X, fondata da mons. Marcel Lefebvre, si è recato oggi in Vaticano per un incontro con il cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei. Presenti al colloquio anche il segretario del dicastero per la Dottrina della Fede, mons. Luis Ladaria, e il segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, mons. Guido Pozzo. Mons. Fellay era accompagnato dai reverendi Niklaus Pfluger e Alain-Marc Nély, rispettivamente primo e secondo assistente generale della Fraternità. L’incontro, durato circa due ore, si è svolto in un clima cordiale e corretto.

“In seguito alla richiesta indirizzata dal superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X il 15 dicembre 2008 a Benedetto XVI – riferisce un comunicato pubblicato dalla Sala Stampa vaticana - il Papa aveva deciso di rimettere la scomunica ai quattro vescovi consacrati dall’arcivescovo Lefebvre, e, nel medesimo tempo, di aprire dei colloqui dottrinali con la Fraternità, al fine di chiarire i problemi di ordine dottrinale e giungere al superamento della frattura esistente. In ottemperanza alle disposizioni del Papa, una commissione mista di studio, composta da esperti della Fraternità Sacerdotale San Pio X e da esperti della Congregazione per la Dottrina della Fede, si è riunita in otto incontri, che si sono svolti a Roma tra il mese di ottobre 2009 e il mese di aprile 2011. Questi colloqui, che avevano l’obiettivo di esporre e approfondire le difficoltà dottrinali essenziali sui temi controversi, hanno raggiunto lo scopo di chiarire le rispettive posizioni e relative motivazioni”.

“Anche tenendo conto – prosegue il comunicato - delle preoccupazioni e delle istanze presentate dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X in ordine alla custodia dell’integrità della fede cattolica di fronte all’ermeneutica della rottura del Concilio Vaticano II rispetto alla Tradizione, di cui ha fatto menzione Benedetto XVI nel Discorso alla Curia Romana (22-XII-2005), la Congregazione per la Dottrina della Fede ritiene come base fondamentale per il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede Apostolica l’accettazione del testo del Preambolo Dottrinale che è stato consegnato durante l’incontro” odierno. “Tale Preambolo enuncia alcuni principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il ‘sentire cum Ecclesia’, lasciando nel medesimo tempo alla legittima discussione lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II e del Magistero successivo. Nella stessa riunione – conclude il comunicato - sono stati proposti alcuni elementi di una soluzione canonica per la Fraternità sacerdotale San Pio X, a seguito dell’eventuale e auspicata riconciliazione”. Tra le soluzioni canoniche, la più probabile è quella della Prelatura personale internazionale.







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