Incontro in Vaticano con i rappresentanti della Fraternità sacerdotale San Pio X
Mons. Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Pio X, fondata
da mons. Marcel Lefebvre, si è recato oggi in Vaticano per un incontro con il cardinale
William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e presidente
della Pontificia Commissione Ecclesia Dei. Presenti al colloquio anche il segretario
del dicastero per la Dottrina della Fede, mons. Luis Ladaria, e il segretario della
Pontificia Commissione Ecclesia Dei, mons. Guido Pozzo. Mons. Fellay era accompagnato
dai reverendi Niklaus Pfluger e Alain-Marc Nély, rispettivamente primo e secondo assistente
generale della Fraternità. L’incontro, durato circa due ore, si è svolto in un clima
cordiale e corretto.
“In seguito alla richiesta indirizzata dal superiore generale
della Fraternità Sacerdotale San Pio X il 15 dicembre 2008 a Benedetto XVI – riferisce
un comunicato pubblicato dalla Sala Stampa vaticana - il Papa aveva deciso di rimettere
la scomunica ai quattro vescovi consacrati dall’arcivescovo Lefebvre, e, nel medesimo
tempo, di aprire dei colloqui dottrinali con la Fraternità, al fine di chiarire i
problemi di ordine dottrinale e giungere al superamento della frattura esistente.
In ottemperanza alle disposizioni del Papa, una commissione mista di studio, composta
da esperti della Fraternità Sacerdotale San Pio X e da esperti della Congregazione
per la Dottrina della Fede, si è riunita in otto incontri, che si sono svolti a Roma
tra il mese di ottobre 2009 e il mese di aprile 2011. Questi colloqui, che avevano
l’obiettivo di esporre e approfondire le difficoltà dottrinali essenziali sui temi
controversi, hanno raggiunto lo scopo di chiarire le rispettive posizioni e relative
motivazioni”.
“Anche tenendo conto – prosegue il comunicato - delle preoccupazioni
e delle istanze presentate dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X in ordine alla custodia
dell’integrità della fede cattolica di fronte all’ermeneutica della rottura del Concilio
Vaticano II rispetto alla Tradizione, di cui ha fatto menzione Benedetto XVI nel Discorso
alla Curia Romana (22-XII-2005), la Congregazione per la Dottrina della Fede ritiene
come base fondamentale per il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede
Apostolica l’accettazione del testo del Preambolo Dottrinale che è stato consegnato
durante l’incontro” odierno. “Tale Preambolo enuncia alcuni principi dottrinali e
criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà
al Magistero della Chiesa e il ‘sentire cum Ecclesia’, lasciando nel medesimo tempo
alla legittima discussione lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni
o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II e del Magistero successivo.
Nella stessa riunione – conclude il comunicato - sono stati proposti alcuni elementi
di una soluzione canonica per la Fraternità sacerdotale San Pio X, a seguito dell’eventuale
e auspicata riconciliazione”. Tra le soluzioni canoniche, la più probabile è quella
della Prelatura personale internazionale.