Nigeria: appello dei vescovi contro le violenze dei Boko Haram
I vescovi della Nigeria criticano il governo federale per non aver fatto progressi
nella lotta alla setta Boko Haram, le cui azioni violente si stanno propagando dal
nord del Paese ad altre parti della Federazione. L’11 settembre mons Felix Alaba Job,
arcivescovo di Ibadan e presidente della Conferenza episcopale nigeriana, in un suo
intervento alla riunione Plenaria dei vescovi a Abakaliki (capitale dello Stato di
Ebonyi), ha fatto notare che il Servizio di sicurezza dello Stato (Sss), negli ultimi
5 anni ha monitorato lo sviluppo della setta Boko Haram, ma in questo lasso di tempo
il governo federale non ha preso provvedimenti adeguati per contrastarla. “Abbiamo
la polizia, i militari, l’Sss, diverse organizzazioni paramilitari, ma questo apparato
di sicurezza non è stato finora in grado di dirci chi vi sia dietro la setta Boko
Haram e quali siano i loro obiettivi. Il senso del nostro appello è che le agenzie
di sicurezza devono scavare per dare delle risposte a tutti i nigeriani” spiega all’agenzia
Fides mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos. “Dobbiamo capire come un gruppo
locale, come i Boko Haram, che fino a poco tempo fa utilizzava solo archi e frecce,
ora ha iniziato a mettere bombe” prosegue mons. Kaigama. “Tutto questo è la conseguenza
delle attività di personalità locali oppure vi sono delle connessioni internazionali?
Chiediamo alle agenzie di sicurezza di dare una risposta a domande di questo tipo”.
(R.P.)