Medici Senza Frontiere in prima linea contro il morbillo
“Sappiamo con certezza che ci saranno più epidemie nel prossimo futuro: non è giusto
aspettare che accadano; abbiamo bisogno di prevenirle ed essere preparati per le prossime
emergenze”. E’ quanto riferisce, in un comunicato stampa di Florence Fermon, coordinatrice
per le vaccinazioni di Medici Senza Frontiere, in occasione dell’Iniziativa per il
Morbillo, in programma questa settimana. L’appuntamento riunisce a Washington le organizzazioni
che si battono per sconfiggere l’epidemia in tutto il mondo e anche Medici Senza Frontiere
si mobilita attivamente affinché venga stabilito un meccanismo efficace di risposta
allo scoppio di tali epidemie, con risorse e tecniche adeguate. Dal 2008, Msf risponde
alle epidemie che sono aumentate nel corso del tempo: nel 2010 più di 4,5 milioni
di bambini sono stati vaccinati in numerosi Paesi africani, come lo Yemen, lo Zimbawe
e il Chad. Nella Repubblica Democratica del Congo 3 milioni di bambini sono stati
vaccinati senza riuscire a bloccare l’epidemia. Purtroppo, molti dei Paesi che sperimentano
queste emergenze sanitarie, e la Repubblica Democratica del Congo non fa eccezione,
non pianificano i piani d’intervento adeguatamente e si organizzano con lentezza.
“La lotta contro il morbillo non sembra più essere una priorità politica, né dei Ministeri
della Salute che devono fare continui compromessi per la salute pubblica, né per i
donatori che stanno riducendo i finanziamenti”, rileva Gwenola François, responsabile
nella Repubblica Democratica del Congo della campagna di vaccinazione contro il morbillo.
Anche le Ong, come Medici Senza Frontiere, “non riescono ad intervenire per spegnere
il fuoco causato da mancanze strutturali nei programmi di prevenzione”. I protocolli
di vaccinazione devono essere completamente aggiornati, dopo l’imminenza di nuove
epidemie per ottenere livelli ottimali di protezione nelle zone a rischio. Anche l’Organizzazione
Mondiale della Sanità riconosce, dopo diversi studi messe in atto da Msf e pubblicati
nel 2008, l’impatto della vaccinazione sulla mortalità del morbillo durante un’epidemia.
Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente
al mondo e opera in oltre sessanta Paesi: nel 1999 è stata insignita del premio Nobel
per la Pace (G.I.)