Congo: appello dei vescovi per elezioni pacifiche e democratiche
“Un appello pressante alla moderazione” e una richiesta esplicita al governo perché
garantisca elezioni “libere, trasparenti, democratiche e pacifiche”. Questo, in sintesi,
il contenuto del documento pubblicato nei giorni scorsi dai vescovi della Repubblica
Democratica del Congo (Cenco), in vista delle consultazioni elettorali, sia presidenziali
che legislative, che si terranno nel Paese il prossimo 27 novembre. Il testo, a firma
del cardinale Nicolas Djomo, presidente della Cenco, prende spunto da un versetto
del Salmo 29, “Il saggio domina la sua collera”: “Noi, cardinali, arcivescovi e vescovi
della Repubblica Democratica del Congo – si legge nel testo – lanciamo un pressante
appello alla moderazione”, poiché “le elezioni sono il metodo per voltare le spalle
all’anarchia e alla guerra e per costruire uno Stato democratico”. Per questo, “è
urgente dare prova di moderazione, poiché un potere politico stabile per il bene della
popolazione non si può ottenere con la violenza”. Quindi, la Cenco chiama in causa
innanzitutto i candidati politici: “Vi chiediamo di dare prova di grande cultura democratica
e di astenervi da tutte le forme di violenza nei confronti dei vostri avversari, proponendo,
invece, progetti sociali capaci di promuovere lo sviluppo del Paese”. L’appello viene
esteso anche ai sostenitori dei partiti politici, invitati “alla moderazione, al rispetto
dell’ordine prestabilito, all’educazione civica”. Poi, i vescovi si rivolgono “ai
figli e alle figlie della Repubblica Democratica del Congo”: “Questo Paese vi appartiene
– dicono – Vi richiamiamo alle vostre responsabilità. Non dimenticate che ciò che
è andato distrutto in passato, a causa dei saccheggi e delle guerre, ha causato un
grande danno alla nazione, e la popolazione ne è stata la principale vittima”. Di
qui, l’invito a “non lasciarsi strumentalizzare o manipolare dalle parti politiche,
soprattutto da quelle poco interessate al bene comune e che ricercano soltanto il
proprio tornaconto personale”. E ancora, i presuli congolesi chiamano in causa i giovani,
“speranza del futuro per tutti”: “La felicità è ancora possibile nel nostro Paese
– sottolinea la Cenco – Essa dipende soprattutto da voi, dal vostro costruire questa
nazione più bella di prima. Sappiate discernere cosa è bene, cosa è giusto, cosa contribuisce
alla realizzazione di un Congo prospero”. Infine, l’ultimo appello viene rivolto al
governo attualmente in carica, affinché “rassicuri tutta la popolazione e le sue proprietà
e prenda tutte le disposizioni necessarie per garantire elezioni libere, trasparenti,
democratiche e pacifiche”. Allo stesso tempo, si chiede alla polizia ed alle forze
armate di conservare il proprio carattere “apolitico e repubblicano, dando prova di
neutralità e di patriottismo ed evitando tutte le forme di violenza, sia prima che
durante le elezioni”. Le ultime righe del documento episcopale, infine, affidano all’intercessione
di Maria, “Regina della Pace”, “la preparazione e l’esito delle prossime elezioni”.
(A cura di Isabella Piro)