2011-09-11 15:17:16

Libia: si combatte per Sirte, città natale di Gheddafi


L'attacco degli insorti alla città libica di Sirte, una delle ultime roccaforti di Gheddafi, sembra ormai imminente. Il presidente del Consiglio nazionale di transizione Jalil ha dato il via libera ai comandanti di Misurata di attaccare la città. La strada che collega Misurata a Sirte è occupata da migliaia di milizie armate a bordo di oltre cento blindati, che stanno avanzando verso la città natale dell’ex-rais. Occupata in queste ore la cittadella di Wiska, la prima di quattro importanti postazioni dei lealisti attorno a Sirte.

Egitto/Israele: distensione tra i governi dopo l’attacco all’ambasciata israeliana al Cairo
Il governo egiziano ha confermato il suo "massimo impegno" a tutela di tutte le ambasciate nel Paese, "nel rispetto di ogni convenzione internazionale". Le dichiarazioni arrivano dopo gli attacchi di venerdì notte all’ambasciata di Israele al Cairo, che hanno causato 3 morti e circa un migliaio di feriti. E mentre il Consiglio militare ha respinto le dimissioni del capo del governo Sharaf, il portavoce del premier israeliano Netanyahu ha ricordato come “la pace con l’Egitto abbia un carattere strategico per Israele”. Lo stesso Nethanyahu, che oggi ha ricordato come la lotta al terrorismo sia ancora lontana dall’essere vinta, ha auspicato al più presto il ritorno dell’ambasciatore israeliano al Cairo, “in presenza di adeguate condizioni di sicurezza”.

Iraq: il radicale Al-Sadr annuncia la fine degli attacchi contro l’esercito Usa
Moqtada Al-Sadr, leader del movimento radicale sciita dell’'esercito del Mahdi', ha annunciato questa mattina la fine di ogni attacco contro gli americani fino al ritiro delle truppe Usa, previsto per la fine dell’anno. “Affinchè l’Iraq assuma la sua indipendenza grazie al ritiro degli invasori dalla nostra terra, giudico indispensabile porre fine a tutte le operazioni di resistenza armata fino al completo ritiro delle forze occupanti”, si legge in un comunicato.

Afghanistan: i talebani rivendicano l’attentato contro la base Nato
I talebani hanno rivendicato l’attentato suicida di ieri contro la base Nato di Maiden Wardak, nel centro del Paese. L’attacco, causato da un camion-bomba ha ucciso due civili afgani e ferito 102 persone, tra cui 77 soldati della Forza internazionale. Due razzi sono stati lanciati contro la base americana di Bagram, anche se al momento non si ha notizia di eventuali danni.

Svezia: quattro persone arrestate per terrorismo
Quattro persone accusate di terrorismo sono state arrestate questa mattina a Goteborg. Gli uomini, secondo i media locali che citano fonti vicine ai servizi segreti, stavano preparando un attentato contro l’edificio della mostra Biennale delle arti, che è stata fatta evacuare dalla Polizia.

Grecia: il premier Papandreu continua sulla strada delle riforme
Le riforme strutturali del sistema economico greco andranno avanti “indipendentemente dal prezzo politico da pagare”. Questo le parole del premier greco Georg Papandreu all’inaugurazione della 76ma Mostra Commerciale Internazionale di Salonicco, evento nel quale viene tradizionalmente illustrata la politica economica del governo greco. Abbiamo avuto l’incarico di salvare il Paese del fallimento e realizzeremo pienamente le decisioni del Vertice europeo del 21 luglio, ha aggiunto Papandreu, affermando poi che “quanti scommetteranno su una Grecia fuori dall’Euro, si troveranno davanti tutti i greci”. Intanto nella notte sono stati arrestati un centinaio di dimostranti, che si sono scontrati con la Polizia durante una manifestazione che ha coinvolto almeno ventimila persone. I disordini sono scoppiati quando una folla di manifestanti ha cercato di forzare i cordoni di sicurezza eretti a protezione della Mostra.

Crisi: Angela Merkel promuove un’Europa solidale sul piano finanziario
“Dobbiamo fare passi avanti verso una politica finanziaria ed economica maggiormente concordata ed ogni Paese membro dell’Euro deve mantenere gli impegni presi”. Così il cancelliere tedesco Angela Merkel, in un’intervista al giornale Tagesspiegel, ha commentato la crisi economica europea. “I primi successi sono già visibili”, ha aggiunto la Merkel e “l’integrazione europea, comunque, va spinta in avanti”. “Siamo tutti sulla stessa barca”, ha aggiunto la Merkel riferendosi al caso italiano, “e tutti devono capire che basta l’errore di uno per mettere in pericolo tutti”, mentre riguardo la Grecia ha commentato “Atene non può risolvere in una notte gli errori di anni. I tedeschi devono avere molta pazienza e ricordare quanto è stato duro il nostro processo di riunificazione”.

Sri Lanka: per i vescovi “la pace è ancora un’illusione”
La Conferenza episcopale dello Sri Lanka ha espresso preoccupazione per la situazione nel Paese, a due anni dalla fine di una guerra civile durata oltre tre decenni. Durante l’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Colombo per celebrare il 40.mo anniversario del Centro per la società e la religione si è sottolineato, in particolare, che “la pace è ancora un’illusione”. Manca ancora un atteggiamento di apertura culturale e religiosa, come sottolinea, al microfono di Lydia Okane, il vescovo di Anuradhapura, mons. Norbert Andradi, segretario generale della Conferenza episcopale:RealAudioMP3

R. – In terms of our own local situation…
Per quanto riguarda la nostra situazione, abbiamo sperimentato l’incapacità da parte di alcune persone del Paese di accettare che questa sia storicamente una società multireligiosa, multietnica, multilingue e multiculturale. C’è una certa incapacità nell’accettare questo fatto e noi dobbiamo occuparci di questa incapacità nel garantire la giustizia e la pace: dobbiamo quindi riconoscere la realtà plurale e pluriforme del Paese. Dobbiamo affrontare anche alcune realtà nel Paese, uno Stato in cui c’è sempre meno spazio e possibilità di avere opinioni diverse. Altri ambiti che devono essere corretti e guariti sono quelli relativi alle forze di sicurezza e alla politica. Non riguarda tutti i politici naturalmente, ma un certo numero di loro che ha commesso dei crimini. Quando le persone vengono arrestate ci sono sempre tentativi di condizionamento da parte dei politici, che rallentano in questo modo il corso della giustizia. Ci sono, quindi, politici che cercano di influenzare la giustizia per permettere di sfuggire all’arresto. Questo è un fenomeno comune nel Paese ed è qualcosa che va combattuto, se vogliamo una giustizia reale, in particolare per i poveri. (ap)

Tanzania: aumenta il bilancio delle vittime del naufragio
Sono almeno 198 i passeggeri morti nel naufragio del traghetto affondato venerdì notte a largo di Zanzibar, in Tanzania. Oltre 600 sono i sopravvissuti, quaranta dei quali versano ancora in gravi condizioni. Il traghetto era largamente sovraccaricato è si è inclinato per il troppo peso, rovesciandosi in mare.

Tunisia: oltre 1600 liste presentate per le elezioni della Costituente
Oltre 1600 liste sono state consegnate in vista delle elezioni per l’Assemblea costituente tunisina, prevista per il prossimo 23 ottobre. I dati sono stati diffusi dalla commissione istituita per preparare le prime elezioni politiche dopo la caduta di Ben Ali. Tra le liste consegnate, 845 fanno riferimento a partiti autorizzati, 678 sono indipendenti, mentre 152 sono state depositate in sei circoscrizioni estere.

Yemen: liberata la turista francese rapita nel Golfo di Aden
Una turista francese, sequestrata nel Golfo di Aden, è stata liberata questa notte dall’unità anti-pirateria dell’Unione Europea “Navfor”. La nave spagnola “Galicia” ha intercettato una barca in cui si trovavano sette uomini e la donna, che era stata rapita mentre si trovava in crociera in compagnia di un uomo, rimasto ucciso durante l’assalto dei pirati. (Panoramica Internazionale a cura di Michele Raviart)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 254







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