Libia: si combatte per Sirte, città natale di Gheddafi
L'attacco degli insorti alla città libica di Sirte, una delle ultime roccaforti di
Gheddafi, sembra ormai imminente. Il presidente del Consiglio nazionale di transizione
Jalil ha dato il via libera ai comandanti di Misurata di attaccare la città. La strada
che collega Misurata a Sirte è occupata da migliaia di milizie armate a bordo di oltre
cento blindati, che stanno avanzando verso la città natale dell’ex-rais. Occupata
in queste ore la cittadella di Wiska, la prima di quattro importanti postazioni dei
lealisti attorno a Sirte.
Egitto/Israele: distensione tra i governi dopo
l’attacco all’ambasciata israeliana al Cairo Il governo egiziano ha confermato
il suo "massimo impegno" a tutela di tutte le ambasciate nel Paese, "nel rispetto
di ogni convenzione internazionale". Le dichiarazioni arrivano dopo gli attacchi di
venerdì notte all’ambasciata di Israele al Cairo, che hanno causato 3 morti e circa
un migliaio di feriti. E mentre il Consiglio militare ha respinto le dimissioni del
capo del governo Sharaf, il portavoce del premier israeliano Netanyahu ha ricordato
come “la pace con l’Egitto abbia un carattere strategico per Israele”. Lo stesso Nethanyahu,
che oggi ha ricordato come la lotta al terrorismo sia ancora lontana dall’essere vinta,
ha auspicato al più presto il ritorno dell’ambasciatore israeliano al Cairo, “in presenza
di adeguate condizioni di sicurezza”.
Iraq: il radicale Al-Sadr annuncia
la fine degli attacchi contro l’esercito Usa Moqtada Al-Sadr, leader del movimento
radicale sciita dell’'esercito del Mahdi', ha annunciato questa mattina la fine di
ogni attacco contro gli americani fino al ritiro delle truppe Usa, previsto per la
fine dell’anno. “Affinchè l’Iraq assuma la sua indipendenza grazie al ritiro degli
invasori dalla nostra terra, giudico indispensabile porre fine a tutte le operazioni
di resistenza armata fino al completo ritiro delle forze occupanti”, si legge in un
comunicato.
Afghanistan: i talebani rivendicano l’attentato contro la base
Nato I talebani hanno rivendicato l’attentato suicida di ieri contro la base
Nato di Maiden Wardak, nel centro del Paese. L’attacco, causato da un camion-bomba
ha ucciso due civili afgani e ferito 102 persone, tra cui 77 soldati della Forza internazionale.
Due razzi sono stati lanciati contro la base americana di Bagram, anche se al momento
non si ha notizia di eventuali danni.
Svezia: quattro persone arrestate
per terrorismo Quattro persone accusate di terrorismo sono state arrestate
questa mattina a Goteborg. Gli uomini, secondo i media locali che citano fonti vicine
ai servizi segreti, stavano preparando un attentato contro l’edificio della mostra
Biennale delle arti, che è stata fatta evacuare dalla Polizia.
Grecia: il
premier Papandreu continua sulla strada delle riforme Le riforme strutturali
del sistema economico greco andranno avanti “indipendentemente dal prezzo politico
da pagare”. Questo le parole del premier greco Georg Papandreu all’inaugurazione della
76ma Mostra Commerciale Internazionale di Salonicco, evento nel quale viene tradizionalmente
illustrata la politica economica del governo greco. Abbiamo avuto l’incarico di salvare
il Paese del fallimento e realizzeremo pienamente le decisioni del Vertice europeo
del 21 luglio, ha aggiunto Papandreu, affermando poi che “quanti scommetteranno su
una Grecia fuori dall’Euro, si troveranno davanti tutti i greci”. Intanto nella notte
sono stati arrestati un centinaio di dimostranti, che si sono scontrati con la Polizia
durante una manifestazione che ha coinvolto almeno ventimila persone. I disordini
sono scoppiati quando una folla di manifestanti ha cercato di forzare i cordoni di
sicurezza eretti a protezione della Mostra.
Crisi: Angela Merkel promuove
un’Europa solidale sul piano finanziario “Dobbiamo fare passi avanti verso
una politica finanziaria ed economica maggiormente concordata ed ogni Paese membro
dell’Euro deve mantenere gli impegni presi”. Così il cancelliere tedesco Angela Merkel,
in un’intervista al giornale Tagesspiegel, ha commentato la crisi economica europea.
“I primi successi sono già visibili”, ha aggiunto la Merkel e “l’integrazione europea,
comunque, va spinta in avanti”. “Siamo tutti sulla stessa barca”, ha aggiunto la Merkel
riferendosi al caso italiano, “e tutti devono capire che basta l’errore di uno per
mettere in pericolo tutti”, mentre riguardo la Grecia ha commentato “Atene non può
risolvere in una notte gli errori di anni. I tedeschi devono avere molta pazienza
e ricordare quanto è stato duro il nostro processo di riunificazione”.
Sri
Lanka: per i vescovi “la pace è ancora un’illusione” La Conferenza episcopale
dello Sri Lanka ha espresso preoccupazione per la situazione nel Paese, a due anni
dalla fine di una guerra civile durata oltre tre decenni. Durante l’incontro tenutosi
nei giorni scorsi a Colombo per celebrare il 40.mo anniversario del Centro per la
società e la religione si è sottolineato, in particolare, che “la pace è ancora un’illusione”.
Manca ancora un atteggiamento di apertura culturale e religiosa, come sottolinea,
al microfono di LydiaOkane,il vescovo di Anuradhapura, mons.
Norbert Andradi, segretario generale della Conferenza episcopale:
R. – In terms
of our own local situation… Per quanto riguarda la nostra situazione, abbiamo
sperimentato l’incapacità da parte di alcune persone del Paese di accettare che questa
sia storicamente una società multireligiosa, multietnica, multilingue e multiculturale.
C’è una certa incapacità nell’accettare questo fatto e noi dobbiamo occuparci di questa
incapacità nel garantire la giustizia e la pace: dobbiamo quindi riconoscere la realtà
plurale e pluriforme del Paese. Dobbiamo affrontare anche alcune realtà nel Paese,
uno Stato in cui c’è sempre meno spazio e possibilità di avere opinioni diverse. Altri
ambiti che devono essere corretti e guariti sono quelli relativi alle forze di sicurezza
e alla politica. Non riguarda tutti i politici naturalmente, ma un certo numero di
loro che ha commesso dei crimini. Quando le persone vengono arrestate ci sono sempre
tentativi di condizionamento da parte dei politici, che rallentano in questo modo
il corso della giustizia. Ci sono, quindi, politici che cercano di influenzare la
giustizia per permettere di sfuggire all’arresto. Questo è un fenomeno comune nel
Paese ed è qualcosa che va combattuto, se vogliamo una giustizia reale, in particolare
per i poveri. (ap)
Tanzania: aumenta il bilancio delle vittime del naufragio Sono
almeno 198 i passeggeri morti nel naufragio del traghetto affondato venerdì notte
a largo di Zanzibar, in Tanzania. Oltre 600 sono i sopravvissuti, quaranta dei quali
versano ancora in gravi condizioni. Il traghetto era largamente sovraccaricato è si
è inclinato per il troppo peso, rovesciandosi in mare.
Tunisia: oltre 1600
liste presentate per le elezioni della Costituente Oltre 1600 liste sono state
consegnate in vista delle elezioni per l’Assemblea costituente tunisina, prevista
per il prossimo 23 ottobre. I dati sono stati diffusi dalla commissione istituita
per preparare le prime elezioni politiche dopo la caduta di Ben Ali. Tra le liste
consegnate, 845 fanno riferimento a partiti autorizzati, 678 sono indipendenti, mentre
152 sono state depositate in sei circoscrizioni estere.
Yemen: liberata
la turista francese rapita nel Golfo di Aden Una turista francese, sequestrata
nel Golfo di Aden, è stata liberata questa notte dall’unità anti-pirateria dell’Unione
Europea “Navfor”. La nave spagnola “Galicia” ha intercettato una barca in cui si trovavano
sette uomini e la donna, che era stata rapita mentre si trovava in crociera in compagnia
di un uomo, rimasto ucciso durante l’assalto dei pirati. (Panoramica Internazionale
a cura di Michele Raviart)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LV no. 254