Il Papa all’Angelus, dieci anni dopo i tragici attentati dell’11 settembre, sollecita
i leader delle Nazioni a rifiutare sempre la violenza
Le parole del Papa all’Angelus nella ricorrenza degli attentati terroristici che l’11
settembre insanguinavano gli Stati Uniti mentre il mondo intero restava attonito.
Il servizio di Roberta Gisotti:
Il pensiero
di Benedetto XVI è corso – come tutti attendevano – ai tragici eventi che 10 anni
fa, marcavano in modo indelebile non solo la storia degli Stati Uniti ma dell’umanità
intera nel terzo millennio.
“Nel ricordare al Signore della Vita
le vittime degli attentati compiuti in quel giorno e i loro familiari, invito i responsabili
delle Nazioni e gli uomini di buona volontà a rifiutare sempre la violenza come soluzione
dei problemi, a resistere alla tentazione dell’odio e a operare nella società, ispirandosi
ai principi della solidarietà, della giustizia e della pace”.
Il
Papa ha poi chiesto a tutti i fedeli di rispecchiarsi in Maria Santissima “per contemplare
l’abisso d’amore da cui proviene il Sacramento dell’Eucaristia”. “Grazie al “fiat”
della Vergine, - ha ricordato il Santo Padre - il Verbo si è fatto carne ed è venuto
ad abitare in mezzo a noi”. Da qui l’invito a rivolgersi “tutti, con la mente ed il
cuore”, verso la vicina Santa Casa di Loreto.
“La terra marchigiana
è tutta illuminata dalla spirituale presenza di Maria nel suo storico Santuario, che
rende ancora più belle e più dolci queste colline!
Infine il grazie
a tutti quanti hanno lavorato per la buona riuscita del Congresso Eucaristico Nazionale
ed una preghiera particolare rivolta a Maria per gli italiani
A
Lei affido in questo momento la città di Ancona, la Diocesi, le Marche e l’Italia
intera, affinché nel popolo italiano sia sempre viva la fede nel Mistero eucaristico,
che in ogni città e in ogni paese, dalle Alpi alla Sicilia, rende presente Cristo
Risorto, sorgente di speranza e di conforto per la vita quotidiana, specie nei momenti
difficili.
Prosegue nel pomeriggio la visita del Papa ad Ancona, con
diversi appuntamenti di rilievo ecclesiale e sociale. Dopo il pranzo con i vescovi,
nel centro pastorale di Colle Ameno, al quale hanno partecipato anche un gruppo di
precari e cassaintegrati di aziende marchigiane in crisi ed alcuni poveri assistiti
dalla Caritas diocesana, Benedetto XVI s’incontrerà con gli organizzatori del viaggio,
prima di raggiungere la cattedrale di San Ciriaco, dove alle 17 si tratterrà a colloquio
con le famiglie e con i sacerdoti. Quindi alle 18 l’atteso incontro del Santo Padre
con i fidanzati nella piazza del Plebiscito. Infine il congedo e il saluto alle autorità
al Molo Wojtyla, nel Porto di Ancona, da dove il Papa ripartirà in elicottero alle
18.45, per giungere in Vaticano alle 19.30.