Sul decimo anniversario degli attentati dell’11 settembre ascoltiamo il nostro direttore,
padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale
informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Sono passati
10 anni dal giorno dell’incredibile attacco terroristico che lanciava quattro aerei
di linea pieni di passeggeri innocenti contro gli edifici simbolo della potenza economica,
militare e politica degli Stati Uniti a New York e a Washington. Quasi tremila vite
umane venivano uccise quel giorno, e un altro migliaio in seguito, dalle polveri e
dai veleni diffusi dal crollo delle Torri gemelle. Persone di oltre 90 nazionalità
diverse, di fedi e culture diverse. Il nuovo Millennio appena iniziato non sarebbe
stato dunque il tempo della pace, ma – ancora una volta – tempo in cui l’odio voleva
dimostrare il suo potere. Ed effettivamente la guerra c’è ancora e non ha risolto
definitivamente alcun problema. Osama Bin Laden, il mandante, è stato ucciso, ma difficilmente
il terrorismo finirà per questo.
Ma l’11 settembre è stato anche il
giorno in cui mentre molti cercavano di fuggire dalla morte incombente, centinaia
di altre persone correvano verso il pericolo per aiutare le vittime, davano la vita
per salvare altre vite. Erano convinte che questa fosse la cosa giusta da fare ed
erano pronte per farla. Il sacrificio dei pompieri di New York e degli altri che hanno
agito come loro rimane un messaggio di luce abbagliante in un giorno di tenebra. E
quanto impegno di compassione, di servizio, di preghiera; quanto desiderio di comprensione,
di dialogo e di pace è seguito, in forme discrete ma molto concrete, da parte di chi
in quei giorni non si è lasciato sconvolgere dalla disperazione e dal desiderio di
vendetta!
Quanto odio, ma anche quanto amore! Quale ha prevalso? Quale
sta prevalendo? Quale prevarrà? Noi che ci ispiriamo al nome di Dio, vogliamo che
tutti gli adoratori di Dio attingano ancora una volta, da questa memoria, la volontà
irriducibile di servire la vita e la pace.