Myanmar. Appello Ong: urge una Commissione d'inchiesta Onu per crimini contro le minoranze
Urge una inchiesta ufficiale delle Nazioni Unite sui crimini di guerra e sui crimini
contro l’umanità commessi in Myanmar ai danni delle minoranze etniche: è quanto afferma,
in un comunicato inviato all’Agenzia Fides, un gruppo di Organizzazioni non governative,
fra le quali l’International Bar Association’s Human Rights Institute, il “Burma Lawyers’
Council”, “Christian Solidarity Worldwide” e altre che accolgono cittadini birmani
esiliati o emigrati. Le Ong ribadiscono la loro richiesta in vista dell’incontro dello
“Human Rights Working Group” del Consiglio Europeo, che si terrà lunedì 12 settembre
a Bruxelles. I leader delle Ong hanno anche incontrato, alla vigilia della riunione,
Tomás Ojea Quintana, Osservatore Speciale Onu sulla situazione dei diritti umani in
Myanmar. Secondo le Ong la situazione in Myanmar è grave: vi sono testimonianze attendibili
di omicidi, strupri sistematici, torture, reclutamento di bambini soldato, detenzioni
arbitrarie, lavori forzati e spostamenti forzati di intere popolazioni. Per questo
le Ong chiedono “una commissione di inchiesta Onu che sia trasparente, imparziale
e indipendente”. Un sacerdote del Mynamar, che chiede l’anonimato, dichiara: “Siamo
totalmente a favore di una indagine Onu. Sarebbe stata necessaria già da molti anni,
dato che le violenze ai danni delle minoranze etniche proseguono spietate”. Proprio
nei giorni scorsi il governo del Myanmar ha istituito una nuova Commissione Nazionale
per i Diritti Umani e una Commissione speciale per le minoranze etniche, che hanno
suscitato speranze sull’effettiva volontà di trovare un accordo e porre fine alla
guerra civile. La fonte di Fides commenta: “Temo siano provvedimenti solo formali:
il governo intende affrontare le questione solo a parole, ma nei fatti la repressione
militare continua con forza. E questo certo non costruisce la pace”.