Libia. Scaduto l'ultimatum, la Nato bombarda Bani Walid
E’ scaduto oggi in Libia l’ultimatum posto dai ribelli per la resa di Bani Walid e
delle ultime città ancora fedeli a Gheddafi. Si attendono ora le decisioni del Consiglio
Nazionale di Transizione su un’eventuale offensiva finale, mentre la Nato sta bombardando
le postazioni dei lealisti. Sul piano diplomatico, intanto, è atteso per la settimana
prossima il voto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per l’invio di un contingente
di Caschi Blu in Libia. Per gli ultimi aggiornamenti, sentiamo Michele Raviart:
L’assalto
finale a Bani Walid sta per cominciare. A poche ore dalla scadenza dell’ultimatum
concesso ai lealisti, le milizie dei ribelli attendono solo il via libera dal Consiglio
nazionale di transizione (Cnt) per attaccare l’ultimo bastione del regime, a 170km
sud-est da Tripoli. A Bani Walid, tuttavia, si combatte già da ieri, con i fedelissimi
di Gheddafi, arroccati sull’altopiano della città, che nella notte hanno lanciato
missili contro i ribelli, arrivati ad un chilometro e mezzo dal centro. Gli scontri
a fuoco hanno causato la morte di tre combattenti tra le truppe degli insorti, che
in queste ore sono state rafforzate dall’invio da Tripoli di un centinaio di uomini
armati. Intanto gli aerei della Nato stanno già bombardando le postazioni dei lealisti.
E mentre si combatte anche nella “Valle rossa” ad est Sirte, a Tripoli è arrivato
per la prima volta il presidente del Cnt Mustafa Abdel Jalil: una visita temporanea
in attesa del trasferimento definitivo del nuovo governo nella capitale libica, che
avverrà solo “dopo la completa liberazione del Paese”.