2011-09-09 11:42:28

Diamo del TU a Dio


RealAudioMP3 Venerdì 9 settembre 2011 - Benedetto XVI all'udienza generale di ieri: "Chi crede in Dio è sicuro che Dio è il suo amico: resta solo il “Tu” di Dio, ai “molti” si contrappone ora uno solo, ma molto più grande e potente di molti avversari."
Chi crede in Dio sa che Do suo amico; di frone alla molteplicità dei nemici resta il "tu" di Dio. A Dio siamo del tu, come suoi amici: una tematica e un approccio ricorrenti nel magistero di Benedetto XVI fin dalla sua prima enciclica Deus Caritas Est, quello dell'intimità, del rapporto amicale col Signore.
Dare del tu a Dio e darsi del tu fra persone: un fenomeno di costume dilagante della seconda metà del XX secolo quando iniziarono ad essere messi in discussione i ruoli e soprattuttoil principio di autorità
E poi quel "tu", quell'intimità unica e non estendibile ad altri , che corre tra persecutore e vittima, a margine del costume dichiedere e dare pubblico perdono: una discutibile usanza sottolineata da Claudio Magris oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera.
Poi il tu che correva fra apostoli e Gesù nell'ultima cena: una mostra an Ancona, nella mole vanvitelliana , Alla mensa del Signore, nell'ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Ne parla ilprofessor Giovanni Morello già direttore dei Musei Vaticani. Per le edizioni Ancora è in libreria un libro sullo stesso tema: Cene ultime, Dai Mosaici di Ravenna al Cenacolo di Leonardo di Luca Frigerio. Ma oggi segaliamo anche un singolare romanzo per ragazzi dedicato alla memoria del'attentao alle Twin Towers: di Eraldo Affinati L'11 settembre di Eddy il ribelle, edito da Gallucci.
Finiamo con sant'Agostino che, rivoluzionariamente, scrisse tutte le sue Confessioni, dalla prima all'ultima pagina, dando esplicitamente del tu a Dio...








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