Burundi: le sfide dell’etica globale al centro di un seminario promosso dai vescovi
“La nuova etica globale” è stata al centro del seminario di formazione promosso dalla
Conferenza episcopale del Burundi (Cecab), che si è tenuto dal 5 al 7 settembre presso
la Procure Saint Charles Borromeo di Ngozi. Secondo quanto riferisce all’agenzia Fides
don Lambert Niciteretse, segretario generale della Cecab, il simposio ha visto la
partecipazione di più di sessanta persone in rappresentanza di vari settori della
vita della Chiesa: i vescovi, con alcuni dei loro più stretti collaboratori, i rettori
dei seminari maggiori del Burundi con alcuni professori di teologia morale, di etica
e di filosofia, e i Superiori e le Superiore maggiori delle locali congregazioni religiose,
così come alcuni responsabili dei servizi interdiocesani. “Con questa iniziativa -
scrive don Niciteretse - i vescovi del Burundi hanno voluto far sì che i primi operatori
pastorali della Chiesa del Burundi siano informati sulle sfide della nuova rivoluzione
culturale, con la sua nuova etica globale e con il suo nuovo linguaggio, al fine di
aiutarli a percepire le conseguenze di questa situazione per l’evangelizzazione, la
fede, la Chiesa e la società burundese”. La professoressa belga Margaret Peeters,
ha chiarito gli aspetti della globalizzazione della rivoluzione culturale occidentale,
i suoi concetti chiave e i meccanismi operativi. Ha offerto un quadro storico e istituzionale
della rivoluzione provocata dalla globalizzazione e ha mostrato le strategie e le
tecniche degli agenti della trasformazione sociale. Secondo la relatrice, oggi un
linguaggio globale si è imposto in tutti gli ambiti della vita umana e i concetti
sono diventati ambivalenti. Nel linguaggio corrente, alcuni concetti sono stati sostituiti
da altri che sminuiscono l'etica relegandola ad un livello molto basso. Molti valori
umani e cristiani sono così sfidati da queste nuove formulazioni. Di conseguenza si
stanno perdendo i concetti di bene e male. L’etica non è più governata da ciò che
è giusto ma da ciò che è tecnicamente possibile. L'uomo vuole mettersi al posto di
Dio, ma negando Dio l'uomo rinnega se stesso e la sua vita non ha più senso. Si constata
che le ideologie che governano il mondo sono ideologie distruttive e che Satana sta
gettando nella perdizione i membri della Chiesa. Di fronte a queste ideologie distruttive
– ha sottolineato la relatrice - i fedeli devono portare avanti una lotta per la vita
e la verità, attraverso la testimonianza, per costruire una civiltà dell'amore. In
tutto questo si deve restare radicati in Cristo e nella fede. Raccogliendo le sfide
della nuova etica globale, i partecipanti hanno proposto azioni concrete per affrontare
le ideologie distruttive portate dalla nuova etica globale. Nel corso del dibattito
è emersa l'urgenza di informare ed educare le coscienze dei fedeli a comprendere i
pericoli che hanno di fronte. Al termine del seminario, i vescovi hanno deciso di
istituire una commissione per monitorare ciò che accade nella governance globale affinché
la Chiesa sia consapevole della rivoluzione culturale in atto. (R.P.)