Australia: aperta a tutti la commemorazione delle vittime delle Torri Gemelle
Sarà una celebrazione aperta a tutti, senza alcuna preclusione o discriminazione,
quella che domenica 11 settembre sarà presieduta dal cardinale George Pell, arcivescovo
di Sydney, nella cattedrale di Santa Maria, per ricordare le 3.000 vittime dell’attentato
dell’11 settembre 2001 a New York. Come riferito all’agenzia Fides dalla Chiesa locale,
nella commemorazione si citeranno, in particolare, i 200 cittadini australiani morti
nel disastro. Vi parteciperanno autorità civili e religiose, fedeli di tutte le comunità
religiose, membri di organizzazioni della società civile, ma anche cittadini non credenti
che intendono fermarsi a riflettere e a rendere omaggio alle vittime dell’attentato.
Alla celebrazione del decimo anniversario della strage prenderanno parte anche voci
note e personaggi del mondo della musica che eseguiranno canti e brani musicali. L’approccio
scelto dalla comunità di Sydney è del tutto diverso da quello seguito negli Stati
Uniti, dove alla cerimonia di commemorazione ufficiale non potranno partecipare i
leader religiosi. “Si tratta di un approccio inclusivo, che non intende escludere
nessuno” spiegano nella Chiesa australiana. “L’11 settembre è una giornata da non
dimenticare, e lo è per tutti. La sua memoria appartiene a tutti gli uomini di buona
volontà”. I cristiani ricordano che, fra le vittime dell’attentato alle Torri Gemelle,
vi è anche un frate francescano, padre Micheal Judge, che era cappellano dei Vigili
del Fuoco di New York e che morì sotto il crollo della prima torre. (R.P.)