2011-09-08 14:20:34

Kosovo: per il delegato apostolico la Chiesa è viva e impegnata


“Nei due giorni di visita in Kosovo ho potuto vedere una Chiesa viva e rispettata”. Lo ha dichiarato mons. Juliusz Janosz, nunzio apostolico in Slovenia, e nuovo delegato apostolico per il Kosovo, durante la sua prima visita nel Paese. Per l’occasione - riferisce l'agenzia Sir - lo scorso 5 settembre, mons. Janosz ha presieduto la S. Messa per la ricorrenza liturgica di Santa Teresa di Calcutta, nel santuario a lei dedicato nel cuore di Pristina. I genitori di Madre Teresa, albanesi, erano nativi proprio del Kosovo. La festa, sentita non solo dai cattolici (circa il 4% della popolazione, al 90% musulmana) è stata preceduta da un triduo di preghiera che ha coinvolto, in tre differenti giornate, malati, bambini e giovani. “Il Kosovo – ha proseguito mons. Janosz nell’omelia - pur essendo una realtà politica nuova, non è una terra di nessuno, non è un popolo senza origini, senza tradizioni, senza valori. La vostra terra è stata marcata dalla civiltà cristiana, che ha resistito a tutte le vicende storiche” come gli anni del comunismo e la guerra. Una realtà quella della Chiesa in Kosovo che “ha le sue origini nei primi secoli della cristianità. La società civile – ha concluso il delegato - si attende da questa Chiesa Cattolica la testimonianza della fede e dell’amore anche in forma di partecipazione al processo di democratizzazione, di educazione e di sviluppo sociale ed economico”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.