La Turchia ha sospeso i rapporti militari e commerciali con Israele. L’annuncio è
stato dato ieri dal premier Erdogan, il quale ha ribadito che la decisione di Ankara
è stata presa dopo il rifiuto israeliano di presentare le scuse per l’uccisione di
nove turchi durante l’attacco dello scorso anno alla Freedom Flottilla. Sullo Stato
ebraico aleggia, ora, lo spettro dell’isolamento, mentre preoccupazione è stata espressa
dagli Stati Uniti. Sulle conseguenze concrete di questa decisione, ascoltiamo il parere
di Janiki Cingoli, direttore del Centro Italiano per la pace in Medio Oriente. L’intervista
è di Francesca Sabatinelli: