Sri Lanka: appello dei vescovi per una pace duratura
La Conferenza episcopale dello Sri Lanka esprime preoccupazione per la situazione
del Paese, a due anni dalla fine di una guerra civile durata oltre tre decenni. A
Colombo, durante un incontro celebrativo per il 40.mo anniversario del Centro per
la società e la religione (Crs), gestito dalla Congregazione degli Oblati di Maria
Immacolata, il segretario generale dei vescovi, mons. Norbert Andradi, ha ribadito:
“La pace è ancora un’illusione. I diritti per le minoranze non vengono rispettati
dalla maggioranza. Non si accetta la presenza di molte lingue, molte religioni e molte
culture nel nostro Paese”, mentre “l’atteggiamento di apertura nei confronti delle
differenti opinioni e di considerazione degli altri è sempre più in calo”. Di qui,
l’invito a “non seppellire semplicemente il passato, aspettando poi che arrivi la
vera pace”, ma ad “imparare a trattare con il male accaduto in passato, imparare dagli
errori compiuti. Solo così, si potrà affrontare la sfida di lavorare insieme per una
pace sostenibile nello Sri Lanka”. Mons. Andradi si è rivolto, infine, anche ai politici,
esortandoli a creare una società al di là degli interessi di partito. La guerra civile
dello Sri Lanka, lo ricordiamo, è scoppiata nel 1983 ed ha visto fronteggiarsi l’esercito
regolare con le Tigri Tamil, ribelli a favore della creazione di uno Stato indipendente
nel nord del Paese. In 30 anni di conflitto, si stima che le vittime siano state almeno
700mila. (I.P.)