E' morto a 87 anni il cardinale polacco Deskur. Il Papa: ha animato la Chiesa nel
campo dei media
Una dei “figli più illustri” della comunità diocesana di Cracovia, ma soprattutto
un uomo che ha servito la Chiesa dedicandosi in modo particolare “all’animazione cristiana
nel campo dei mezzi della comunicazione sociale”. Con queste parole Benedetto XVI
ricorda in un telegramma di cordoglio il cardinale Andrzej Maria Deskur, presidente
emerito del Pontificio consiglio delle Comunicazioni Sociali, spentosi ieri a Roma
all’età di 87 anni. “Ricordo con animo grato la preziosa collaborazione da lui prestata
per tanti decenni alla Santa Sede al servizio – scrive il Papa – di ben sei Pontefici”,
a uno dei quali, il Beato Giovanni Paolo, era “legato da vincoli di profonda amicizia”.
Egli, conclude Benedetto XVI, “lascia il ricordo di una vita spesa nell’adesione coerente
e generosa alla propria vocazione quale pio e zelante sacerdote che ha arricchito
il suo ministero accettando l’infermità con evangelica rassegnazione”.
Il cardinale
Deskur era nato il 29 febbraio 1924 a Sancygniów, nella diocesi polacca di Kielce,
da una famiglia di origine francese. Laureatosi in Diritto nel 1945 all'Università
Cattolica di Cracovia, è stato segretario generale della più importante organizzazione
studentesca polacca dell'immediato dopo-guerra, il "Bratniak". Dopo l’ordinazione
sacerdotale nel seminario di Cracovia, nel 1950, ha conseguito la laurea in Teologia
presso l'Università di Friburgo, quindi – dopo due anni di attività pastorale e di
studio in Francia e in Svizzera – nel settembre 1952 è stato chiamato a Roma alle
dipendenze della Segreteria di Stato. Durante questo periodo ha ricoperto la carica
di sottosegretario della Pontificia Commissione per la Cinematografia, la Radio e
la Televisione (1954-1964), di segretario del Segretariato preparatorio per la Stampa
e lo Spettacolo del Concilio Ecumenico Vaticano II (1960-1962), di “perito” della
stessa assemblea conciliare (1962-1965), oltre ad aver fatto parte delle Commissioni
conciliari per i Vescovi, per il Clero, per i Laici, per la Stampa e lo Spettacolo.
Nel 1973 è stato nominato presidente delle Pontificia Commissione (ora Consiglio)
per le Comunicazioni Sociali. In questo specifico settore, il porporato scomparso
è stato, fra l'altro, tra i promotori della stazione radio per i paesi dell'Asia e
dell'Oceania "Radio Veritas". Eletto vescovo titolare di Tene il 17 giugno 1974, ha
ricevuto l'ordinazione episcopale il 30 giugno successivo. Giovanni Paolo II gli ha
conferito il 15 febbraio 1980 il titolo di arcivescovo, nominandolo presidente emerito
della Pontificia Commissione. Giovanni Paolo II lo ha creato e pubblicato cardinale
nel Concistoro del 25 maggio 1985.
Con la scomparsa del porporato, il Collegio
Cardinalizio è ora formato da 193 membri, dei quali 114 elettori e 79 ultraottantenni.