2011-09-02 14:35:03

In difesa della vita nascente: aperta a Roma la conferenza di "MaterCare"


Si è aperta in questi giorni a Roma l’ottava conferenza di "MaterCare International", un’organizzazione di professionisti cattolici impegnati nella difesa della vita. L’obiettivo dell’incontro di quest’anno, che ha ricevuto il patrocinio della Pontificia Accademia per la vita e il contributo della Federazione mondiale delle associazioni mediche cattoliche, è “identificare i problemi e suggerire soluzioni”, come ha detto all'agenzia "Zenit" Bogdan Chazan, dell’ospedale Santa Famiglia di Varsavia, in Polonia. Nel corso della conferenza ci si interrogherà, dunque, sulle modalità da adottare per proteggere la dignità professionale a fronte di un contesto in cui la vita umana risulta sempre più minacciata. Il vescovo di Poona, nello Stato del Maharashtra, porterà la sua testimonianza dall’India, dove malgrado le persone di tutte le religioni tengano in grande considerazione la dignità dell’esperienza della maternità, nella pratica molte donne e madri soffrono per la persistente pratica della discriminazione sessuale che, tra le altre, prende la forma di un sempre più massiccio ricorso all’amniocentesi che precede l’aborto in caso di embrioni femminili. “La Chiesa è impegnata ad aiutarle, ma ha bisogno dell’ausilio di programmi specifici”, ha concluso il presule. "MaterCare" è in prima linea anche ad Haiti, accanto alla popolazione piegata dal terremoto del gennaio 2010, e sta realizzando a Isiolo, un distretto del Kenya che si protende verso Etiopia e Somalia, un ospedale con 15 posti letto per l’ostetricia, grazie all’aiuto del vicariato apostolico locale: “La regione di Isiolo è semiarida – è la testimonianza del vescovo, mons. Anthony Ireri Mukobo – le donne sono quelle che soffrono di più per questa situazione e spesso la loro sopravvivenza è legata agli aiuti della Chiesa”. (R.B.)







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