Lettera del Consiglio Mondiale delle Chiese ai musulmani per la fine del Ramadan
“Mai come oggi” cristiani e musulmani devono “agire in spirito di unità sulla base
della nostra comune umanità” incoraggiando le persone a “formare nuove alleanze per
la pace e la riconciliazione nella giustizia”. E’ l’appello lanciato dal Pastore norvegese
luterano Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese
(Wcc) ai musulmani in una lettera scritta alle comunità religiose musulmane di tutto
il mondo per la fine del mese del Ramadan, diffusa ieri sera da Ginevra e ripresa
dall'agenzia Sir. Il Pastore lancia ai musulmani la sfida di un’azione comune per
la pace. “Si stanno verificando storici cambiamenti in diversi Paesi e regioni del
mondo dove vivono i musulmani. Il Medio Oriente e il Nord Africa sono stati teatro
di eventi epocali che stanno plasmando nuove forme di politica”. “Come persone di
fede impegnate per la giustizia, la pace e la riconciliazione, dovremmo essere in
grado di lavorare insieme al fine di preservare la dignità di tutti i popoli, i loro
fondamentali diritti umani, il ruolo della legge uguale per tutti i cittadini”. Il
Pastore fa riferimento anche al “terribile atto di terrorismo vissuto” recentemente
in Norvegia compiuto in nome di una terribile “diffidenza e stigmatizzazione dei musulmani
nella società europea. Dobbiamo stare insieme per prevenire ogni tipo di terrorismo.
Dobbiamo lavorare insieme - afferma - per costruire una vita inclusiva basata sul
dialogo e sulla cooperazione tra cristiani e musulmani in tutti i continenti”. (R.P.)