Salvaguardia del creato. Bartolomeo I: "L'uomo sta distruggendo l'equilibrio dell'ambiente"
Non si può più mettere a tacere la distruzione che per “avidità” l’uomo fa dell’ambiente.
Un messaggio forte di denuncia quello lanciato dal patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo I per la Giornata per la salvaguardia del creato che anche il Patriarcato
ecumenico celebra domani 1° settembre in coincidenza con l’inizio del loro anno liturgico.
Il patriarca - riferisce l'agenzia Sir - è sempre stato in prima linea nella promozione
di una cultura di rispetto per l’ambiente. E’ chiamato “Patriarca Verde” per i suoi
sforzi a favore della salvaguardia del creato, coinvolgendo in questa impresa i più
eminenti teologi, ambientalisti e scienziati, ma soprattutto i rappresentanti delle
confessioni cristiane e delle religioni del mondo. “Non possiamo rimanere in silenzio
– scrive il Patriarca - di fronte al fatto che l’uomo non onora più, come deve, questo
dono di Dio e che distrugge l’ambiente per avidità o peggio ancora per fini puramente
egoistici. L’uomo – prosegue – ha la possibilità di sfruttare la natura per il suo
bene, ma fino a certi limiti. Il superamento però di questi limiti è purtroppo una
caratteristica di questi due ultimi secoli di storia del genere umano. Questo fenomeno
distrugge l’armonia dei sistemi naturali dell’ambiente, conduce ad una saturazione
e ad una necrosi del creato e dell’uomo stesso il quale sopravvive all’interno di
un ecosistema il cui equilibrio - conclude Bartolomeo I - è stato irrimediabilmente
distrutto”. (R.P.) La VI edizione della "Giornata per la salvaguardia del creato"
è un'occasione per ricordare “ che ci sono campi, dove l’impegno tra le Chiese cristiane
può far crescere la comunione” e lo scambio ecumenico: lo sottolinea all'agenzia
Sir, don Gino Battaglia, direttore dell’Ufficio Cei per l’ecumenismo e il dialogo
interreligioso. Dal 30 settembre al 1° ottobre si terrà quindi un convegno a Rossano
Calabro, cittadina, “dove si vive un’esperienza di accoglienza e di integrazione dei
rifugiati, unica in Italia” spiega mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio Cei
per i problemi sociali e il lavoro. Quest’anno la Giornata, promossa della Commissione
Cei per i problemi sociali, ha per tema “ In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”:
la dimensione ecumenica è allora “nella natura stessa di questo appuntamento”, sottolinea
don Battaglia. Anche la data di domani assume allora un significato particolare, spiega
mons. Casile, “ il 1° settembre gli ortodossi, infatti, celebrano, anch’essi, la Giornata
per il creato”. (G.I.)