2011-08-31 14:33:28

Ecuador: timori per un Disegno di legge, non ufficiale, contro l'espressione pubblica della fede


Una nuova legge sulla pratica religiosa in Ecuador – riferisce l’agenzia Zenit - impedirebbe alle Chiese, se approvata, ogni espressione pubblica di fede. Il progetto, diffuso su Internet, ha suscitato grande preoccupazione tra i cattolici e gli evangelici del Paese latinoamericano. Il ‘Disegno di legge organica sulla professione religiosa e l'etica laica’, porta la firma di Pablo Villagómez Reinel, sottosegretario dell'America del Nord e dell'Europa presso il Ministero degli Esteri. L’autore ha dichiarato che si tratta di un’iniziativa personale - il progetto non è ufficiale né è previsto il suo esame all'Assemblea nazionale - ma si teme che il testo possa essere promosso dal Governo, e che renderlo pubblico sia stato un test per valutare la reazione dei cittadini. Per questo diversi sacerdoti, nelle loro omelie, hanno allertato i fedeli contro concezioni “totalitarie che possono attentare contro i diritti fondamentali della libertà di pensiero, espressione e religione”. L'autore ha detto di aver inviato il suo progetto ad amici e sacerdoti perché lo commentassero. Per Villagómez, la Chiesa ha finora agito in autonomia e sovranità parallelamente allo Stato, e questo progetto – ha spiegato - “cerca di metterle un freno e ripristinare pienamente uno Stato democratico di diritti, non di privilegi”. A suo avviso, le convinzioni possono essere manipolate con fini politici da sacerdoti o pastori, e “ciò che si vuole evitare è che gli enti religiosi possano avere un fine politico, perché sono in posizione vantaggiosa per fare politica”. Il Disegno di legge prevede che non si utilizzino gli spazi pubblici per fini religiosi, che non debbano esistere scuole cattoliche e che sia proibito ai sacerdoti d’indossare l'abito talare e portare i propri simboli fuori dalle zone di culto, per evitare l'“ostentazione della religione che professano”. Allo stesso modo, vieta la loro partecipazione al commercio, ai mezzi di comunicazione, al settore bancario, all'industria e all'istruzione. Tante le proteste di organizzazioni sociali e religiose. Mons. José Mario Ruiz, già presidente della Conferenza episcopale ecuadoregna, ha scritto che il laicismo di questo progetto “è fanatico, pretende di imporre una religione senza Dio”. Per il pastore evangelico Hernán Arias, il Disegno di legge “decontestualizza il laicismo ecuadoregno, che è arricchito dalla diversità religiosa”. Gustavo Luzardo, pastore evangelico, segnala che la legge promuove l'apostasia, la negazione della fede cristiana o l’abbandono delle convinzioni religiose. Il parroco Geovanny Mera ricorda che la Chiesa e lo Stato hanno sempre funzionato autonomamente in democrazia, ma quando si vuole colpire il diritto di esprimere la fede proibendo qualsiasi atto religioso o limitando la promozione della Parola di Dio si è di fronte a un attentato alle libertà dell'uomo. L'avvocato Félix Montiel ha definito il disegno di legge antireligioso e incostituzionale, ed ha osservato che se si volesse applicare bisognerebbe prima riformare la Costituzione o indire una consultazione popolare. (R.G.)







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