2011-08-30 14:25:50

Sud Sudan: l'arcivescovo di Juba chiede la fine del tribalismo "per una nazione unita"


Occorre superare il tribalismo se si vuole costruire una nazione unita. È questo il senso dell’appello lanciato domenica scorsa da mons. Paulino Lokudu Loro, arcivescovo di Juba, capitale del Sud Sudan. “Se non ci sottraiamo al richiamo del tribalismo, alla corruzione, alle uccisioni degli uni con gli altri, allora sarà la fine della nostra vita" ha affermato l’arcivescovo di Juba, che ha sottolineato che molte vite sono andate perdute nella lotta per l'indipendenza e che ora è “giunto il tempo di godere pacificamente i frutti della loro lotta”. Secondo quanto riporta il quotidiano Sudan Tribune, ripreso dall'agenzia Fides, mons. Loro ha invitato i fedeli a pregare per la pace in Sud Sudan ed a lavorare per riportare la stabilità, con un’attenzione particolare al problema dei furti di bestiame. Alcuni degli atti di violenza più gravi avvenuti di recente nel Sud Sudan sono infatti legati alle razzie di bestiame tra le diverse popolazioni del Paese. L’ultima strage è quella commessa da un gruppo armato, probabilmente della tribù Murle, che ha ucciso oltre 600 persone nella contea di Uror, nella zona della tribù Lou Nuer. L'assalto è considerato come una rappresaglia per un attacco simile commesso a giugno dai Lou Nuer contro i Murle nel quale sono state uccise centinaia di persone. Circa 2 milioni di persone sono morte nel conflitto per l’indipendenza del Sud Sudan, motivato da questioni religiose, etniche, ideologiche e materiali (in particolare per il controllo del petrolio). Diversi analisti affermano che il Sud Sudan, indipendente dal 9 luglio, rischia di diventare uno Stato fallito, se non riesce a mettere sotto controllo le insurrezioni e le sanguinose faide che dividono le diverse tribù che vi abitano. (R.P.)







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