La Chiesa del Pakistan lancia l'Anno della Missione su ruolo dei cristiani e diritti
delle minoranze
I diritti, le libertà, il ruolo dei cristiani all’interno della società pakistana,
la lotta all’estremismo, l’evangelizzazione, l’armonia interreligiosa: saranno questi
i temi al centro dell’Anno della Missione, lanciato dalla Chiesa cattolica in Pakistan,
in occasione del 60° anniversario di fondazione delle Pontificie Opere Missionarie
nel Paese. L’iniziativa, che si aprirà ufficialmente il 30 settembre e vedrà coinvolte
tutte le diocesi pakistane, cade in un periodo difficile per la comunità dei fedeli
cristiani in Pakistan (circa il 2% della popolazione), vittime di minacce, violenze,
discriminazioni, evidenti limitazioni della libertà religiosa. “Non vi sono passi
avanti sulla condizione dei cristiani in Pakistan” dice all’agenzia Fides padre Mario
Rodrigues, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nel Paese. “Non
ci sentiamo al sicuro e non siamo sufficientemente tutelati. E’ vero che durante il
mese del Ramadan (il mese del digiuno islamico) non abbiamo subito violenze, ma credo
dipenda solo dal fatto che durante il Ramadan anche i gruppi integralisti sospendano
le loro attività violente”. “Come fedeli cristiani e cittadini pakistani – prosegue
– intendiamo interrogarci sul nostro ruolo e sul contributo specifico che possiamo
e vogliamo dare alla nazione, per costruire un Paese realmente democratico, dove siano
rispettati i diritti di tutti. Vogliamo costruire l’armonia, la pace e il bene comune
del Paese, insieme con tutti gli uomini di buona volontà: con quest’animo inizieremo
l’Anno della Missione, che punterà a sensibilizzare tutte le comunità cristiane presenti
in Pakistan, perché i valori del Vangelo possano illuminare il Pakistan di oggi”.
Padre Rodrigues vive a Karachi, città sconvolta nei giorni scorsi da numerosi attentati
e violenze indiscriminate, anche verso i luoghi di culto, e dove tuttora la tensione
resta molto alta: “Attentati nelle moschee, vite innocenti spezzate, anche la chiesa
cattolica di San Giuseppe colpita da vandali alcuni giorni fa: la situazione è difficile
e la gente ha molta paura. Chiediamo al governo locale e federale di prendere misure
adeguate per garantire la pace sociale e combattere con decisione ed efficacia i gruppi
terroristi che intendono destabilizzare il Paese”. Riferendosi all’esecutivo, il direttore
delle Pom dice: “Il governo ha promesso un nuovo Ministero federale per l’Armonia
interreligiosa, ma non è ancora stato ufficialmente formato. Vogliamo vedere i fatti,
non solo i proclami, nella speranza che possa giovare alle minoranze religiose”. Sull’entrata
in vigore della legge del 2010, che prevede l’assegnazione di 4 seggi in Senato, riservati
alle minoranze religiose (uno per ogni provincia), padre Rodrigues si dice “contento
per la maggiore rappresentatività delle minoranze religiose in Parlamento”, sperando
che “sia la giusta strada per avere la voce di alcuni cristiani nelle sedi istituzionali”.
(R.P.)