L’allarme della Fao: torna a far paura l’influenza aviaria
C’è timore per una possibile recrudescenza dell’influenza aviaria, dopo il picco di
diffusione che nel 2006 toccò 63 Paesi del mondo. Oggi, avverte la Fao, un ceppo altamente
patogeno del virus responsabile, l’H1N1, conseguenza di una mutazione dello stesso,
si sta diffondendo velocemente in Asia, con conseguenze per l’uomo finora difficili
da prevedere, anche se quest’anno si sono già registrati ottomila casi e in Cambogia
anche otto decessi. Il virus viaggia a velocità sostenuta e se le varianti più preoccupanti
sono apparse in Cina e Vietnam, dove è stata lanciata una nuova campagna di vaccinazioni
mirate, focolai sono stati scoperti anche in Mongolia, Nepal, in Israele e nei Territori
palestinesi, in Bulgaria e Romania. Ad affrontare i problemi maggiori sicuramente
saranno, però, i sei Paesi in cui il virus è rimasto endemico: Bangladesh, Egitto,
Indonesia, India e, appunto, Cina e Vietnam. Secondo l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, l’H1N1 è comparso per le prima volta nel 2003, contagiando 565 persone e uccidendone
331; inoltre ha causato la soppressione di circa 400 milioni di capi di pollame domestico
nel mondo, per un danno economico complessivo pari a 20 miliardi di dollari. (R.B.)