2011-08-29 19:18:08

La manovra ridisegnata dal vertice di Arcore. Ridotti i tagli agli enti locali. Preoccupazione di Confcooperative


Due miliardi di euro in meno per i tagli agli enti locali. E' quanto stabilito nel corso della riunione di maggioranza ad Arcore. Le risorse sarebbero reperite da una rimodulazione dei vantaggi fiscali ed un intervento sulle pensioni. Scongiurato un aumento dell’Iva. Giampiero Guadagni RealAudioMP3

E c’è preoccupazione nel mondo delle cooperative per gli effetti della manovra, che va a ridurre i benefici fiscali che queste aziende hanno. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente di Confcooperative Luigi Marino. RealAudioMP3

D.: Presidente Marino, in questa manovra c’è una volontà politica di colpire le cooperative?

R. – Non c’è dubbio, altrimenti non si spiegherebbe perché dopo tre interventi, negli ultimi 10 anni, sul regime fiscale delle cooperative e anche sulla normativa civilistica delle cooperative, dopo tre accordi, ad ogni finanziaria, in ogni momento delicato, si tira fuori questo problema che tra l’altro si è ridotto a un piccolo cuoricino di un carciofo che è stato sfogliato in passato.

D. – Che cosa pensate di fare a questo punto, chiedete un incontro al governo, che cosa?

R. – Noi, abbiamo chiesto un incontro al governo proprio questa mattina ma è sorprendente che in un Paese civile come l’Italia in un vertice di maggioranza si assuma una decisione che tocca milioni di soci e milioni di dipendenti senza assolutamente parlarne con le categorie interessate e questo dopo tanti incontri nella sala verde, dopo tanti pourparler… Lo abbiamo interpretato come un blitz, un blitz per non rispondere alle nostre osservazioni molto motivate sul merito e sull’entità del provvedimento.

D. – Secondo lei è a rischio il futuro della cooperazione in Italia?

R. – Non c’è dubbio. Se il provvedimento dovesse essere preso, sarebbe paradossale: sono poche decine di milioni di euro, nulla per lo Stato molto per il movimento cooperativo, che però inciderebbero sulla struttura civilistica delle cooperative e quindi sull’essenza stessa delle cooperative.




Perplessi anche molti economisti, per il carattere non strutturale del provvedimento e per i cambiamenti fatti nel vertice ieri di Arcore. Sentiamo Luigi Vaciago, docente di economia politica alla Cattolica RealAudioMP3










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