2011-08-29 15:00:34

Cessato allarme a New York dopo il passaggio dell’uragano Irene. 21 morti sulla costa Est


21 vittime e quattro milioni di americani senza elettricità. Questo il bilancio del passaggio dell’Urgano Irene, declassato a tempesta tropicale, sulla costa est degli Stati Uniti. “L'emergenza non è ancora finita”, ha tuttavia spiegato il presidente Obama elogiando i soccorsi, mentre il sindaco di New York, Bloomberg, respinge le accuse dei Repubblicani per i quali sono stati spesi troppi soldi per un allarme infondato. Intanto nella “grande mela” si tenta un ritorno alla normalità. Sentiamo Elena Molinari:RealAudioMP3

Metropolitane e treni ancora fermi; strade chiuse e quasi quattro milioni di persone senza elettricità. Passata la tempesta, New York tira un sospiro di sollievo e conta i danni. Irene non ha causato la distruzione che si temeva, ma ha lasciato comunque una scia di problemi e di morte. A Manhattan i black out sono stati pochi e brevi, ma fuori città, nelle zone residenziali di New Jersey, Connecticut e Pennsylvania, ci vorranno giorni per riportare l’elettricità e l’acqua potabile a tutti. Una ventina di case a Long Island sono state distrutte dalle onde, mentre a Manhattan il livello del mare ha superato i muri di contenimento solo per poche ore. Ma se Irene - indebolitasi a tempesta tropicale - è ormai lontana, i problemi non sono finiti: molti fiumi sono allagati e continuano a creare disagi a case, a strade, a depuratori ed impianti elettrici. In Vermont ci sono strade con due metri di acqua e nel nord dello Stato di New York centinaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case invase dalle acque. Mentre si cominciano a stimare i danni a 7 miliardi di dollari, la Borsa di New York annuncia che oggi sarà aperta. Senza trasporti pubblici e con poca gente in ufficio, oggi New York riproverà a ripartire.

Nigeria, emergenza alluvioni: oltre 20 vittime
Emergenza alluvioni in Nigeria. Le piogge, che si sono abbattute sulla regione dell’Ibadan, nel sud-ovest del Paese, hanno causato la morte di almeno 23 persone, fra cui diversi bambini. La protezione civile ha definito “grave” la situazione nelle zone colpite dalle piogge, dove è in corso la distribuzione di generi alimentari e medicinali.

Filippine: tifone provoca almeno 13 morti
Il passaggio del tifone Nanmadol, nelle Filippine, ha causato almeno 13 morti. La tempesta, che ha sferzato il nord del Paese e costretto 7 mila abitanti ad evacuare i villaggi, è arrivato nell’arcipelago giovedì con venti che viaggiavano a 240 chilometri orari. Tra le vittime si contano almeno 5 bambini. Oggi il tifone ha raggiunto l’isola di Taiwan, dove è stata disposta la chiusura di scuole e uffici pubblici e l’evacuazione di circa 8 mila persone dalle zone montuose del sud.

Giappone, Noda nuovo presidente del Partito Democratico
È il ministro delle Finanze uscente, Yoshihiko Noda, il nuovo presidente del Partito Democratico nipponico e - probabilmente già da domani - il nuovo primo ministro del Giappone, a seguito delle dimissioni di Naoto Kan. Dopo due votazioni interne allo schieramento, Noda ha raccolto la maggioranza delle preferenze. Il cambiamento ai vertici politici del Paese asiatico giunge a meno di sei mesi dal sisma/tsunami dell'11 marzo e dall'emergenza nucleare di Fukushima. Sentiamo Marco Guerra:RealAudioMP3

“La lotta è finita, ci sono molti compiti da svolgere e serve l’unità dei Democratici”. E’ un appello all’impegno comune il primo atto di Yoshihiko Noda da presidente del partito democratico attualmente al governo. In vista della nomina a premier del Giappone, che avverrà nei prossimi giorni, Noda dovrà, infatti, ricomporre un Parlamento diviso e le profonde spaccature nel partito se vuole essere più incisivo rispetto ai predecessori. Il 54enne ex ministro delle Finanze è il sesto capo del governo a guidare il Paese negli ultimi 5 anni. Dal 2006 nessun premier giapponese è rimasto in carica più di un anno. Tante e impegnative le sfide che lo aspettano: affrontare l'apprezzamento dello yen che minaccia le esportazioni, ideare una nuova politica energetica, porre fine alla peggiore crisi nucleare dai tempi di Chernobyl e trovare i fondi per la ricostruzione delle aree colpite dallo tsunami dell'11 marzo, considerato la peggiore sciagura del Giappone dopo la seconda guerra mondiale. Per far fronte a queste emergenze Noda dovrà trovare il sostegno dell'opposizione in Parlamento, che controlla la Camera alta ed è in grado di bloccare i provvedimenti. Per questo nei giorni scorsi Noda ha ventilato l'idea di una "grande coalizione" ma i due principali gruppi d’opposizione mostrano freddezza su questa ipotesi.

Medio Oriente: nuovo attentato a Tel Aviv
Resta alta la tensione in Israele dopo un nuovo attentato, che nella notte ha provocato sette feriti a Tel Aviv. Un ventenne palestinese a bordo di un’auto ha travolto due persone e ne ha accoltellate altre cinque prima di venire arrestato. Sempre ieri, nonostante la tregua siglata tra Israele e Hamas, un altro razzo sparato da miliziani di Gaza ha raggiunto il sud di Israele senza provocare vittime. Intanto, l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Catherine Ashton, è tornata a chiedere la liberazione di Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato nel 2006 da militanti di Hamas, e per il quale ieri si è tenuta una manifestazione di solidarietà a Gerusalemme, in occasione del suo 25.mo compleanno.

Iraq: attentato in moschea: decine di vittime
È salito a 30 morti e 34 feriti il bilancio dell’attacco suicida avvenuto ieri all'interno di una moschea sunnita a Baghdad. Al-Qaeda ha rivendicato l’attentato in cui hanno perso la vita anche diversi bambini e un deputato iracheno della provincia di Al Anbar.

Afghanistan
Afghanistan senza pace. Almeno 12 talebani sono morti in uno scontro a fuoco con i marines americani nella provincia meridionale afghana di Helmand. Solo ieri un militare dell’Isaf è stato ucciso dallo scoppio di un ordigno artigianale, portando ad 80 la cifra dei soldati stranieri morti dall’inizio del mese, che diventa così l’agosto più cruento dall’inizio dell’intervento nel 2001. E sempre ieri tre attentatori suicidi hanno attaccato una base della Nato nel sud dell'Afghanistan, provocando il ferimento di almeno cinque civili. Infine è tornato a farsi vivo il Mullah Omar, guida spirituale dei talebani afghani, con un messaggio in cui ribadisce ancora una volta che non ci sarà negoziato fino al ritiro completo “delle forze di invasione”, che l'Afghanistan respinge l'idea di basi permanenti Usa sul suo territorio e che la prossima Conferenza di Bonn sarà “inutile”.

Algeria
In Algeria il gruppo terroristico Aqmi, legato ad Al Qaida, ha rivendicato il duplice attentato suicida compiuto venerdì contro l’Accademia militare di Cherchell. Nell’azione hanno perso la vita 18 persone.

Nigeria, 'Boko Haram' rivediaca attacco a sede Onu
"Violazione dei diritti dei musulmani e indifferenza nei confronti dei crimini commessi dal governo contro le popolazioni nigeriane del nord". Con queste motivazioni il gruppo estremista islamico 'Boko Haram' ha rivendicato, attraverso un suo portavoce, l’attacco di venerdì scorso alla sede Onu di Abuja, capitale della Nigeria, in cui sono morte 23 persone e altre 73 sono rimaste ferite. I Boko Haram da tempo accusano le forze nigeriane di rappresaglie sproporzionate ai danni delle popolazioni dello Stato di Borno, la regione nordorientale della Nigeria dove il gruppo ha la propria centrale operativa. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 241







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