Lettere del Papa agli inviati al Congresso eucaristico di Ancona e per i 600 anni
del miracolo eucaristico di Ludbreg in Croazia
Una benedizione del Papa alla “diletta nazione croata”, che tra pochi giorni festeggia
un importante anniversario religioso. È quanto si evince dalla lettera con la quale
Benedetto XVI nomina il cardinale Josef Tomko suo inviato speciale per le celebrazioni
che ricorderanno, il 4 settembre prossimo, i 600 anni del miracolo eucaristico di
Ludbreg. E simile nei contenuti è anche la lettera di nomina pontificia per il cardinale
Giovanni Battista Re, che rappresenterà il Papa al Congresso eucaristico nazionale
di Ancona, in programma dal 3 all’11 settembre. Il servizio di Alessandro De Carolis:
“Senza l’Eucaristia
non possiamo essere veri cristiani e la stessa Chiesa non può edificarsi per la salvezza
degli uomini”. Lo afferma Benedetto XVI in un passaggio in latino della lettera di
nomina al cardinale Tomko e certamente deve averlo ben compreso – con l’impatto che
solo un tale prodigio può esercitare – il sacerdote che 600 anni fa, mentre celebrava
Messa dubitando in cuor suo sulla verità della transustanziazione, si vide trasformare
quello che stringeva tra le mani in un calice colmo di sangue. Da quel lontano 1411,
il “miracolo eucaristico di Ludbreg” è oggetto di venerazione per i fedeli croati,
che nel corso dei secoli sono stati testimoni di innumerevoli guarigioni ottenute
mentre erano in preghiera davanti alla reliquia. Lo stesso Benedetto XVI vi aveva
fatto cenno tre mesi fa, il 5 giugno, durante la Messa celebrata a Zagabria davanti
a migliaia di famiglie cristiane. “Cari genitori, - aveva detto in quella circostanza
– impegnatevi sempre ad insegnare ai vostri figli a pregare, e pregate con essi”:
“Avvicinateli ai Sacramenti, specie all’Eucaristia – quest’anno
celebrate i 600 anni del ‘miracolo eucaristico di Ludbreg’; introduceteli nella vita
della Chiesa; nell’intimità domestica non abbiate paura di leggere la Sacra Scrittura,
illuminando la vita familiare con la luce della fede e lodando Dio come Padre”. Mentre
in Croazia, il 4 settembre prossimo, si festeggerà questo importante anniversario,
il giorno prima, ad Ancona, avrà avuto inizio il 25.mo Congresso eucaristico nazionale
italiano. Vi sarà dunque una stretta correlazione fra le due sponde dell’Adriatico,
con i partecipanti all’importante raduno marchigiano invitati – al pari di quelli
croati – a riflettere con chiarezza sul “peso peculiare del Sacramento della Carità
nella vita e nell’opera di ogni credente”, secondo quanto scrive Benedetto XVI nella
lettera con la quale nomina il cardinale Giovanni Battista Re suo inviato al Congresso
eucaristico. Congresso che sarà concluso dal Papa stesso, l’11 settembre, quando si
recherà in visita ad Ancona.
Una storia antica ritorna anche in una
terza lettera del Pontefice, che nomina il cardinale Renato Raffaele Martino suo rappresentante
alla celebrazione del Millenario dell’Abbazia della Santissima Trinità di Cava, anch’essa
in programma il 4 settembre. L’Abbazia fu fondata da Sant’Alferio, un nobile salernitano,
che nel 1011 si diede alla vita eremitica nella grotta Arsicia. L’afflusso di molti
discepoli rese necessaria la costruzione di un monastero, che nei secoli successivi
custodì le vite di numerosi Santi e Beati. A costoro fa riferimento Benedetto XVI
nella lettera al cardinale Martino, auspicando che il loro esempio serva a “suscitare
nei fedeli un più fervente senso religioso, una fede più salda e più certi propositi”.