2011-08-26 11:43:06

Pellegrinaggio della diocesi di Roma a Lourdes guidato dal cardinale Vallini


E' iniziato a Lourdes il pellegrinaggio della diocesi di Roma: oltre 2mila i fedeli che saranno guidati dal cardinale vicario, Agostino Vallini, fino al 30 agosto. Il tema del pellegrinaggio è “Pregare il Padre Nostro”. Isabella Piro ne ha parlato con don Marco Vianello, assistente spirituale dell’Opera Romana Pellegrinaggi:RealAudioMP3

R. – Il Santuario di Lourdes ogni anno propone un tema, e ha pensato in questi tre anni – dall’anno scorso fino all’anno prossimo, 2012 – una specie di itinerario in tre parti: l’anno scorso era “fare il segno della Croce”, il prossimo anno “pregare il Rosario”, quest’anno un’attenzione alla preghiera del Padre Nostro. Quindi anche attraverso il segno dell’acqua che a Lourdes, ovviamente, ricorda il Battesimo, vogliamo ripercorrere un itinerario spirituale che ci faccia meditare sul nostro essere figli del Padre e riscoprire anche nei dettagli la preghiera del Padre Nostro.

D. – Questo pellegrinaggio arriva a pochi giorni dalla conclusione della Giornata mondiale della gioventù di Madrid. Quale eredità della Gmg portate a Lourdes?

R. – Anzitutto, credo che la Gmg abbia una capacità di trasmettere un fervore, una gioia, un entusiasmo che non riguarda solamente i ragazzi che vi partecipano ma anche tutti coloro che in qualche modo possono aver visto o sentito della Gmg stessa in questi giorni. Il Santuario di Lourdes, tra l’altro, è un santuario anche frequentato in gran numero da ragazzi e da giovani. Noi stessi, all’interno del pellegrinaggio diocesano, quest’anno, vogliamo anche avere un’attenzione ai ragazzi giovani attraverso momenti particolari, per loro. La grande eredità è il messaggio che viene dato ai giovani: i giovani cristiani impegnati, partecipi, entusiasti nella Chiesa sono molti più di quanto non sembri, e questo sicuramente va a vantaggio anche del loro cammino di fede, del cammino di fede dei loro gruppi. Per tutti noi, credo che sia in qualche modo un’ulteriore eco di quello che il Papa ci ricorda spesso: che la Chiesa è giovane, non solo per una questione anagrafica, evidentemente, ma anche una sua vitalità interna che, nonostante i periodi di crisi, continua a conservare e a vivere.

D. – Oggi cosa dice Santa Bernadette al mondo?

R. – Rilancia, anzitutto, il messaggio della preghiera e poi il messaggio dell’umiltà. Bernadette dopo aver compiuto la sua missione, il suo compito si è subito tirata da parte per non diventare protagonista delle apparizioni di Lourdes; ha voluto aiutarci a riflettere sul fatto che al centro delle grandi cose di Dio non ci siamo noi: c’è Dio, è Lui che "fa". E dunque, noi a volte siamo chiamati ad essere strumenti – “servi inutili”, dice il Vangelo – e poi, una volta reso il nostro servizio, a metterci da parte per lasciare emergere il progetto di Dio che si svolge nella storia della salvezza e, quando tocca i santuari, anche nella geografia della salvezza.

D. – Qual è il suo auspicio per questo pellegrinaggio?

R. – Anzitutto, che sia un bel momento di festa. Un pellegrinaggio, sì, è un’esperienza penitenziale nella Chiesa, cioè è un’occasione, un momento di crescita … Però, tutto ciò che è penitenziale nel senso che fa crescere, poi dev’essere anche un’esperienza gioiosa, serena, una crescita della fede, e quindi ci fa bene; e che poi ognuno, anche se siamo tanti, si senta a casa a Lourdes: Lourdes ha questo potere di rendere molto presto famigliari i suoi pellegrini. Ma del resto, dove c’è la Madre – Maria – è facile che si ritrovino i suoi figli e che questi suoi figli si ritrovino dunque a casa. (gf)







All the contents on this site are copyrighted ©.