I vescovi Usa favorevoli al provvedimento che blocca le espulsioni di immigrati irregolari
“Un provvedimento positivo e che largamente rispecchia il punto di vista dei vescovi
cattolici americani”: è stato questo il commento espresso da Kevin Appleby, responsabile
del Dipartimento per le politiche sulle migrazioni della Conferenza episcopale degli
Stati Uniti (Usccb), riguardo alla decisione presa nei giorni scorsi dall’amministrazione
Obama di sospendere i procedimenti di espulsione a carico degli immigrati irregolari
che non pongono alcun rischio per la sicurezza del Paese. Secondo Appleby, riferisce
L’Osservatore Romano, “certamente è un diritto del Governo rendere sempre più efficaci
le leggi sulla sicurezza”, prendendo provvedimenti nei confronti di chi con il suo
comportamento costituisce un pericolo per la comunità. “Tuttavia — afferma il responsabile
del Dipartimento per le politiche sulle migrazioni — bisogna che le autorità tengano
conto di una serie di circostanze attenuanti prima di decidere se l’estradizione di
un immigrato illegale abbia un carattere prioritario o meno. Credo che il provvedimento
dell’amministrazione Obama vada nella giusta direzione”. Inoltre per Appleby, per
potere finalmente porre termine al procedimento per il reato d’immigrazione illegale
si potrebbe decidere una multa pecuniaria: “Questo – ha detto - rappresenterebbe un
modo molto sensato per impedire la separazione dei nuclei familiari”. Un altro commento
positivo riguardo al provvedimento sull’immigrazione illegale preso dal presidente
Obama – riferisce l’agenzia Cns - è stato espresso da mons. John Charles Wester, consulente
del Comitato episcopale sulle migrazioni. Anche per il vescovo di Salt Lake City “esso
potrebbe essere molto appropriato per non dividere i nuclei familiari degli immigrati
illegali e per dare un futuro a quei giovani cresciuti nel nostro Paese e che non
conoscono affatto la loro terra d’origine”. Critici verso l’iniziativa i leader politici
contrari a una riforma complessiva dell’immigrazione. Tra questi il Governatore dell’Arizona
Jan Brewer secondo cui il provvedimento è un’amnistia occulta per centinaia di migliaia
se non milioni di stranieri” presenti illegalmente negli Stati Uniti. (L.Z.)