2011-08-25 08:22:01

Filippine. Mons. Ledesma: continuare gli sforzi per la pace a Mindanao


Il presidente della Commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), mons. Antonio Ledesma, ha esortato il governo di Benigno Aquino a continuare i suoi sforzi per una pace duratura a Mindanao, dopo la nuova interruzione delle trattative con il gruppo indipendentista del Moro Islamic Liberation Front (Milf). I colloqui erano ripresi lunedì a Kuala Lumpur, in Malesia, ma si sono interrotti martedì per il rifiuto degli emissari del Milf di accettare la proposta governativa articolata in tre punti: la firma di un accordo di pace; l’impegno di Manila a stanziare massicci finanziamenti per lo sviluppo di Mindanao e il riconoscimento della specificità culturale e storica dell’isola a maggioranza musulmana. Le divergenze riguardano in particolare il nuovo status della provincia: nella proposta di Manila si parla solo di autonomia, mentre il Fronte islamico di liberazione Moro, in cambio della rinuncia alla separazione, chiede un sub-Stato all’interno della Repubblica filippina. Nel suo appello – riferisce l’agenzia Ucan - l’arcivescovo Ledesma ha invitato l’esecutivo a non considerare il Milf come l’unico interlocutore possibile per riportare la pace a Mindanao e a coinvolgere invece tutte le comunità locali, cristiane e musulmane “che aspirano a una pace durevole”. Iniziato negli anni 70, il conflitto armato a Mindanao è costato la vita ad almeno 150 mila persone e ha causato centinaia di migliaia di profughi. La Chiesa filippina è impegnata in prima fila per la riconciliazione della regione. Tra i frutti più significativi di questo impegno la “Bishop Ulama Conference”, un organismo che riunisce i vescovi cattolici e i leader religiosi islamici, in un percorso di riflessione, comunione spirituale, impegno comune per la pace. (L.Z.)







All the contents on this site are copyrighted ©.