2011-08-24 15:57:43

Svolta sul caso Politkovskaia: arrestato il colonnello dei servizi di sicurezza


In Russia, si torna a far luce sull’omicidio di Anna Politkovskaia, la giornalista di Novaia Gazeta assassinata il 7 ottobre 2006, che all’epoca stava conducendo clamorose inchieste sula crisi tra Mosca e Cecenia. Dopo l’arresto a maggio scorso di Rustam Makhmudov, esecutore materiale del’omicidio, oggi è stato emesso un mandato di cattura nei confronti di Dmitry Pavlyuchenkov, colonnello dei Servizi di sicurezza, accusato di aver organizzato, dietro pagamento di una somma di denaro, il delitto. Per una riflessione sulla vicenda, Giancarlo La Vella ha intervistato Domenico Affinito, vicepresidente di Reporter Senza Frontiere:RealAudioMP3

R. – Apprendiamo con cauto ottimismo questa notizia, perché dobbiamo capire meglio le circostanze dell’arresto. In seconda battuta, ritengo che sia certamente un passo avanti, insieme ad altri che sono appena stati compiuti. Questi sono segnali positivi, che ci danno la dimensione del fatto che forse, in Russia, qualcosa sta cambiando. Probabilmente, il premier Putin ed il presidente Medvedev hanno deciso di avvicinarsi un po’ di più alla libertà di espressione e di stampa, garantendola.

D. – E’ pensabile, oggi, un’informazione totalmente indipendente, soprattutto in quelle nazioni che sono i Paesi-guida del mondo?

R. – Negli ultimi anni, si è allungata la distanza tra i vari Paesi del mondo, tra quelli che maggiormente garantiscono la libertà di stampa e di espressione e quelli che invece la garantiscono meno. Abbiamo registrato alcuni timidi segnali positivi. Rimangono, però, ancora grandi potenze mondiali – sia a livello politico sia a livello economico, come la Cina – nelle quali questa libertà è ancora oggi negata.

D. – La mancanza di libertà d’espressione spesso va di pari passo con la mancanza di altri diritti fondamentali della persona, che prima o poi vengono calpestati. Questo è un campanello d’allarme da tenere sotto controllo per il livello democratico di un Paese...

R. – Assolutamente sì. Anzi, noi definiamo la libertà di stampa e di espressione come un diritto trasversale agli altri: non più importante, ma quello che garantisce che anche gli altri possano essere rispettati. Una stampa libera può denunciare la violazione degli altri diritti. Una stampa che invece non è libera, non può farlo. (vv)








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