Sciopero generale in Cile: mons. Ezzati lancia un appello al dialogo
"Per una Giornata pacifica e di rispetto alle persone". È il titolo della dichiarazione
del presidente della Conferenza Episcopale del Cile, mons. Ricardo Ezzati Andrello,
arcivescovo di Santiago del Cile, pubblicata ieri. Mons. Ezzati ha voluto esprimere
"una parola d'incoraggiamento e di speranza ai credenti e a tutte le persone di buona
volontà" prima dello sciopero generale che si svolge oggi e domani in tutto il Paese.
Nella sua dichiarazione, di cui una copia è stata inviata all’Agenzia Fides, Mons.
Ezzati ha invitato “le autorità e i tutti responsabili del mondo politico, in modo
speciale quelli della pubblica istruzione, a considerare le richieste importanti ed
essenziali che sono emerse durante il confronto”. Mons. Ezzati ha anche ricordato
l'importanza del documento dei vescovi sul dialogo politico e ha lanciato un appello
a tutte le parti sociali in modo “d’aprire uno spiraglio al dialogo definitivo per
potere costruire il Paese sulle vie della giustizia, della solidarietà e della pace
sociale”. L'arcivescovo di Santiago ha concluso esprimendo la sua preoccupazione per
la salute dei giovani studenti che da giorni conducono uno sciopero della fame. Per
mons. Ezzati il gesto di questi giovani “è un appello che non ci può lasciare indifferenti".
Da alcuni mesi un duro confronto oppone gli studenti al governo. Secondo quanto riferisce
la stampa locale, la Centrale Unica dei Lavoratori (CUT in spagnolo) ha dichiarato
che parteciperanno alla manifestazione dello sciopero nazionale 80 organizzazioni
sociali oltre ai partiti della Concertacion Democratica (CD), a questi s’uniranno
anche i lavoratori che seguono la causa degli studenti e del settore della pubblica
istruzione.