2011-08-23 20:20:48

'Ndrangheta. Si suicida una testimone di giustizia a Rosarno


Sono in corso le indagini della Procura di Palmi, in Calabria, per far luce sulla morte di Maria Concetta Cacciola, 31 anni, suicidatasi sabato bevendo acido muriatico dopo aver testimoniato, lo scorso maggio, contro una delle famiglie più potenti dell’ndrangheta calabrese. La donna dal 10 agosto aveva scelto di interrompere il programma di protezione e tornare a Rosarno, in Calabria, dai suoi figli. Quindi, il suicidio.

Ad aprile, un caso analogo, quello di una donna toltasi la vita ingerendo acido solforico dopo aver collaborato con la giustizia. Intanto, é in crescita il numero di collaboratori che rinunciano alla protezione perché si sentono abbandonati dallo Stato, come spiega Don Marcello Cozzi, tra i responsabili di Libera, che al microfono di Linda Giannattasio commenta il tragico caso di Rosarno: RealAudioMP3







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