2011-08-22 14:40:13

Pakistan. Appello all'Onu per la libertà di Farah Hatim, ragazza cattolica convertita con la forza all'Islam


Portare all’attenzione delle Nazioni Unite il caso di Farah Hatim, la ragazza cattolica rapita, costretta al matrimonio e alla conversione forzata all’islam, nella città di Rahim Yar Khan, nella regione pakistana del Punjab. Questo l’obiettivo di alcune organizzazioni non governative come Franciscans International (Fi), espressione del mondo francescano accreditata all’Onu, che, in particolare, ha inviato un appello a Heiner Bielefeldt, osservatore speciale delle Nazioni Unite per la libertà religiosa, per segnalare il caso e lanciare un appello contro le discriminazioni religiose. I francescani esortano la comunità internazionale a fare pressioni sul governo pakistano affinché adotti tutte le misure “per garantire salvezza e libertà a Farah”. Si chiede che la ragazza sia trasferita in un luogo sicuro, dove possa riprendersi ed “esprimere liberamente la sua volontà”. L’ong invita, inoltre, a perseguire le persone responsabili del sequestro e a garantire l’indipendenza dei tribunali, mentre la famiglia della ragazza ha subito pressioni e minacce. Franciscans International ha espresso, infine, una profonda preoccupazione per il fenomeno delle ragazze cristiane rapite, che secondo le fonti di Fides, ammonta ad almeno 700 casi l’anno. (G.I.)







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