L’Unicef nel Corno d’Africa: i bambini sono i più colpiti dalla carestia
L’Unicef “continua a rafforzare la portata delle operazioni in tutto il Corno d’Africa,
e in particolare in Somalia, facendo affluire quantitativi sempre maggiori di forniture
salva-vita come alimenti terapeutici per l’infanzia, vaccini e farmaci”, riporta l’agenzia
Sir. L’organizzazione sottolinea che l’emergenza nel corno d’Africa colpisce sopratutto
i bambini: 2 milioni e 850 piccoli hanno bisogno di assistenza immediata e oltre 780
mila sono malnutriti. “Decine di bambini sono già morti, anche se le condizioni sul
campo rendono impossibile un calcolo preciso”, continua il comunicato. La scarsa igiene,
la carenza di acqua potabile e gli alti tassi di malnutrizione sono inoltre la perfetta
combinazione per malattie infettive, come il colera. "Abbiamo urgente bisogno di cliniche
mobili che possano fornire servizi di assistenza sanitaria di base per tanti sfollati",
rilavano i rappresentanti dell'OMS, partner dell'Unicef. L'attività continua, sebbene
l’appello Unicef di raccogliere 315 milioni di dollari, sia, al momento, finanziato
solo per il 56%: nel mese di luglio l’organizzazione ha inviato oltre 1.400 tonnellate
di aiuti salvavita in Somalia, sufficienti per 66 mila bambini; in agosto, sono state
inoltre consegnate oltre 531 tonnellate di scorte nutrizionali, mentre nel corso di
questa settimana sono stati programmati 12 voli cargo. E’ stata completata poi il
5 agosto, la campagna di vaccinazione nei campi di Dabaad raggiungendo oltre 88 mila
bambini; continuano invece altri interventi di vaccinazione in otto distretti di Mogadiscio.
L’obiettivo complessivo è di immunizzare contro il morbillo tutti i bambini da 0 a
15 anni, raggiungendo un totale di 2,5 milioni di persone. (G.I.)