Dall’agosto 2010 al luglio 2011, la deforestazione selvaggia in Amazzonia è aumentata
complessivamente del 15% con 2654 km quadrati di boschi abbattuti, 400 km in più rispetto
ai 12 mesi precedenti. Sono i primi dati annuali diffusi dall’Istituto nazionale di
investigazioni spaziali (Inpe), in base a rilevamenti satellitari solo parziali. Gli
Stati più colpiti – ricorda l’agenzia Misna - sono il Mato Grosso e il Pará, dove
avanzano la monocoltura della soia e l’allevamento di bestiame. Dopo una riduzione,
un picco di disboscamento è stato registrato ad aprile con 447 km quadrati di selva
rasi al suolo. A maggio sono stati 268 e a giugno 312, dati nettamente superiori agli
stessi mesi del 2010. I dati dell’Inpe sono calcolati con il cosiddetto sistema di
individuazione della deforestazione in tempo reale (Deter), che rileva tuttavia solo
le aree disboscate superiori a 25 ettari: verranno utilizzati per il rendiconto annuale
sulla deforestazione stilato dal governo, che risulta di norma sensibilmente maggiore
rispetto ai numeri forniti dal Deter. (A.L.)