Economia: in Europa continua il dibattito sulle misure anti-crisi
Rimane alta l’attenzione sull’economia, dopo la giornata di ieri, in cui i mercati
europei hanno bruciato circa 94 miliardi di Euro e Wall Street ha chiuso in calo di
oltre l’1,5 per cento. Nel Vecchio Continente resta il "no" di Francia e Germania
alla possibile emissione di Eurobond, mentre negli Usa la Federal Reserve mette in
guardia dai rischi di una crescita ridotta. Il servizio di Davide Maggiore:
Con l’emissione
di titoli pubblici che rendano “collettivo” il debito europeo, ha spiegato Angela
Merkel, la situazione degli Stati peggiorerebbe. Le parole della cancelliera tedesca
sono arrivate dopo l’annuncio di uno studio degli Eurobond da parte dell’Unione Europea,
fatto dal commissario agli Affari Economici, Olli Rehn. Il timore della Germania,
e della Francia, è che il peso del debito dei Paesi meno virtuosi ricada sulle economie
più forti. Il presidente dell’Unione, Herman Van Rompuy, ha riconosciuto che l’Europa
non sarà pronta all’emissione di propri bond finché tra gli Stati resterà l’attuale
“larga divergenza” sui bilanci. Positivo, invece, il suo giudizio riguardo alla Tobin
Tax sulle transazioni finanziarie. Intanto, Italia e Spagna sono alle prese con il
risanamento dei conti: a Roma continua il dibattito sulla manovra economica, e Madrid
ha varato nuove misure anti-deficit e di stimolo alla ripresa. E negli Stati Uniti,
la Federal Reserve ha escluso l’ipotesi di una ricaduta del Paese nella recessione,
ma ha fatto notare che con gli attuali tassi di crescita del Pil, minori delle attese,
si rischia un aumento della disoccupazione.