Decine di migliaia di studenti hanno sfidato pioggia e neve per scendere nuovamente
in piazza a Santiago, nella sesta manifestazione di massa convocata in Cile, nell'arco
di tre mesi, per chiedere una riforma del sistema educativo. Secondo gli organizzatori,
si sono ritrovati in 100.000 nella capitale cilena invocando istruzione gratuita e
una più alta qualità. Nel tentativo di fermare le proteste – ricorda la Misna - il
governo ha avanzato nuove proposte di riforma, tra cui l’abbassamento dal 5,6% al
2% del tasso di interesse delle banche private, cui gli studenti ricorrono per pagare
le rette scolastiche. E’ stato anche garantito un sostegno, attraverso borse di studio,
ai giovani meno abbienti. Il ministro dell’Istruzione, Felipe Bulnes, ha annunciato
inoltre un emendamento alla Costituzione mirato a far in modo che l’educazione di
qualità divenga un diritto sancito dalla Carta nazionale. Risposte che continuano
ad essere però considerate insufficienti dal movimento studentesco. (A.L.)