2011-08-17 15:15:45

La Cei apre una Scuola dello sport per formare una nuova generazione di dirigenti e allenatori


“l’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana (Cei), in collaborazione con la Sezione Chiesa e sport della Santa Sede e la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, ha istituito una Scuola di pensiero con l’obiettivo di formare una nuova classe di dirigenti sportivi, di allenatori, di educatori e perfino di arbitri e insegnanti”. Lo ha annunciato alla Zenit il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, Edio Costantini, nel commentare le richieste di condanna avanzate dal procuratore federale, Stefano Palazzi, nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse per 18 società e 26 tesserati, per i quali la Commissione disciplinare nazionale della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha emesso la scorsa settimana la sentenza di primo grado. Parlando delle decisioni della Disciplinare come di una “superficiale operazione di estetica”, Costantini ha poi spiegato che “la risposta della Chiesa e dell’associazionismo sportivo cattolico deve essere di tipo culturale ed educativo”. La prima fase della Scuola, "Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto", si concluderà a fine novembre, ha continuato Costantini. "Un gruppo di 60 persone, tra cui dirigenti, allenatori, docenti universitari, sacerdoti e studenti, provenienti da tutta Italia e con un rigoroso calendario di incontri e di studio, promuoverà un nuovo modello educativo e di cultura sportiva da mettere a disposizione dell’associazionismo sportivo italiano”. “Solo uno sport che rimette al centro il bene ultimo dell’atleta, la sua dignità e la questione educativa, può ridare credibilità all’intero sistema sportivo e al calcio italiano", ha sottolineato ancora Costantini. "L’obiettivo è formare cittadini e sportivi migliori, che stiano alla larga dalle seduzioni del doping, del denaro e della vittoria a tutti i costi”. Ovvero, degli “sportivi che siano anche persone umanamente e spiritualmente mature – ha concluso il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport – come chiede Papa Benedetto XVI, che sappiano disinnescare, attraverso stili di vita positivi, la cronica ciclicità degli scandali nello sport, da Calciopoli a Scommessopoli”. (M.G.)







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