2011-08-17 15:04:03

Gmg: sale l'attesa per l'arrivo, domani, del Papa a Madrid. Ieri la Messa di apertura nel ricordo di Giovanni Paolo II. Folla alle catechesi dei vescovi


Con l’Eucaristia che il cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco Varela, ha celebrato ieri sera a piazza de Cibeles, gremita da più di 300 mila persone, è iniziata ufficialmente la XXVI Giornata mondiale della Gioventù. A concelebrare, circa 800 vescovi, arcivescovi e cardinali venuti da tutto il mondo e 8 mila sacerdoti. Durante la liturgia, si è utilizzato un evangeliario in cui si conserva una reliquia: un’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II. A lui, iniziatore delle Gmg, è stata dedicata questa celebrazione. Questa mattina, invece, si sono tenute le catechesi dei vescovi nelle diverse lingue, che in totale, in questi giorni, saranno 220. E domani si attende l’arrivo del Papa. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini:RealAudioMP3

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Bienvenidos a Madrid…
"Benvenuti a Madrid…". Il cardinale Rouco Varela apre la Gmg e saluta con calore i giovani pellegrini arrivati dagli angoli più lontani della terra. La chiesa di Madrid “vi apre le porte del suo cuore! Sentitevi come a casa vostra!”. Nell’omelia ricorda la profonda identità cristiana della Spagna e il Beato Giovanni Paolo II, fondatore delle Gmg, con cui, dice, inizia un periodo inedito nel rapporto fra il Successore di Pietro e la gioventù. Il suo segreto era l’amore appassionato per Cristo e questo affascinava i giovani.

Capivano, afferma il porporato, che in quel modo erano amati dal Papa veramente, senza simulazioni. Come anche Giovanni Paolo II sottolineava, l’arcivescovo di Madrid ricorda che è soprattutto Dio che ci cerca.

Cristo es, queridos jovenes…
“Cristo è, cari giovani - dice il porporato - colui che vi cerca e vi viene incontro in questa Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011. Lasciarsi trovare da lui è la chiave del successo di tutta la Giornata mondiale della gioventù. E quindi di questa, che oggi iniziamo! Sarà il vostro successo”. La sfida è dunque quella dell’evangelizzazione: dite sì “all’evangelizzazione dei vostri coetanei”, chiede loro il cardinale Rouco Varela. Certo, i problemi e le circostanze sono cambiati rispetto a prima, il relativismo rende questa generazione ancora più bisognosa di incontrare il Signore. “Voi siete la generazione di Benedetto XVI”, dice il porporato ai ragazzi, una generazione che ha bisogno comunque di incontrare Cristo. Gesù stesso mostra il cammino e la meta della vera felicità, non solo a voi, ma anche ai vostri amici che sono lontani dalla pratica religiosa e dalla fede. Il cardinale Rouco Varela si rivolge poi alla Vergine con una preghiera, perché interceda per i giovani, perché siano testimoni di Cristo, chiamandola “Madre dei giovani”.

Al termine della Messa, nel suo saluto, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontifico Consiglio per i Laici, che organizza le Gmg, sottolinea che saranno “giorni indimenticabili” di “decisioni determinanti per la vostra vita”. Al centro di tutta la riflessione c’è la fede.

Os habeis reunido …
“Voi siete convenuti qui, a Madrid - dice - dagli angoli più remoti del pianeta per dire ad alta voce al mondo intero - e in particolare a questa Europa che dà segni di profondo smarrimento - il vostro convinto ‘sì’!”. “Sì”, la fede è possibile! Anzi, è un’avventura meravigliosa che ci permette di scoprire tutta la grandezza e la bellezza della nostra vita”. Quindi l’invito a gridare al Signore di aumentare la nostra fede.

E anche il pensiero del cardinale Rylko va a Giovanni Paolo II, che tanto ha amato i giovani. E’ tornato come amico, afferma, “è venuto a dirvi ancora una volta con tanto affetto: non abbiate paura! Scegliere Cristo nella vita è la perla preziosa del Vangelo per la quale vale la pena donare tutto!”.

Intanto, oggi a Madrid sono iniziate le catechesi dei vescovi nelle chiese, nelle scuole, negli auditori e nei centri sportivi. I ragazzi ascoltano le catechesi dei loro pastori sul tema “Saldi nella fede”. Per gli italiani c’è anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che nella chiesa di San Giovanni della Croce ha invitato i ragazzi a non essere “vagabondi senza casa e senza terra, naufraghi della vita, che vivono alla giornata, per i quali ciò che conta è quanto sta loro davanti momento per momento”, ma a trovare in Dio la risposta ai “grandi interrogativi che emergono dal cuore stesso dell’uomo”. “Dio - ha detto - si presenta all’uomo come la risposta al suo essere paradosso di miseria e di grandezza”.

E ora Madrid attende con gioia l’arrivo del Papa, domani.

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A Madrid, sono dunque iniziate le catechesi dei vescovi, suddivisi per gruppi linguistici: segno dell’universalità della Chiesa che riunisce persone di lingue e nazioni diverse. Debora Donnini ha intervistato don Niccolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale della pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana:RealAudioMP3

R. - Certo, questo momento della catechesi è un momento molto, molto bello. Mi sembra che siano circa 280 i luoghi di catechesi, di cui 48 di lingua italiana e gli altri ovviamente in tutte le altre lingue. Tanti catechisti, quindi, tanti giovani provenienti dalle varie nazioni che si ritrovano ad ascoltare la catechesi e a partecipare poi all’Eucaristia.

D. - C’è anche la catechesi del cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana…

R. - Sì, oggi sono cominciate tutte quante le catechesi. Abbiamo scelto una chiesa particolare - una chiesa centrale dedicata a San Giovanni della Croce - in cui il cardinale Bagnasco, mons. Crociata e mons. Solmi terranno delle catechesi ad un gruppo numeroso di giovani italiani.

D. - Quali sono le principali iniziative della Cei in queste giornate, all’interno del Festival della Gioventù?

R. - Ieri, abbiamo inaugurato una mostra artistico-letteraria: una collezione di 60 opere di grafica, di pittura, ma anche poesie e opere letterarie realizzate dai giovani sul tema della Giornata della gioventù. Oggi, c’è un incontro con i vescovi presenti ovviamente alla Gmg, in cui il cardinale Bagnasco - a nome di tutti i giovani - consegna al cardinale Rouco e ad altri rappresentanti della Conferenza episcopale spagnola due immagini a noi giovani molto care: l’immagine della statua della Madonna di Loreto e una copia del Crocifisso di San Damiano.

D. - Quanti ragazzi italiani sono presenti, in questi giorni, a Madrid: contando non soltanto coloro che vengono in pellegrinaggio dalle parrocchie, ma anche coloro che si organizzano con i movimenti e con le associazioni?

R. - I ragazzi, più o meno, sono circa 90 mila: provenienti da tutte le nostre diocesi e da tante associazioni e da tanti movimenti. Questi sono i dati che noi conosciamo, ma probabilmente stanno arrivando e sono arrivati tanti giovani che, attratti dall’invito di Benedetto XVI, sono partiti e sono venuti qui a Madrid.

D. - Qual è stato il punto su cui la Cei ha formato i giovani per la Gmg e da dove si ripartirà dopo questa Giornata?

R. - A me sembra che questa Giornata che stiamo vivendo si stata caratterizzata da una preparazione spirituale molto bella. Il messaggio del Papa è stato usatissimo e meditato da tantissimi giovani. Mi sembra che il clima sia, ancora oggi, nella grande tensione spirituale. Un secondo aspetto, secondo me molto bello, è che c’è stato un grande lavoro di comunione: questi giovani non sono singoli che incuriositi, sono venuti da Benedetto XVI: sono mandati dalle loro comunità, dalle loro diocesi, dalle loro parrocchie, dalle Associazioni e dai Movimenti. Sono degli inviati, davvero dei missionari, che al loro ritorno dovranno restituire tutta la ricchezza che hanno ricevuto qui a Madrid. (mg)

Tra i molti giovani che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, sono numerosi anche i volontari, provenienti da diversi Paesi, impegnati nell’aggiornamento dei social network. Ascoltiamo un giovane russo, Andrei, intervistato da uno dei nostri inviati a Madrid, Davide Dionisi:RealAudioMP3

R. – Sono un volontario, vengo da Mosca e qui a Madrid mi occupo di reti sociali. Da un anno il mio compito è quello di tradurre e seguire la pagina ufficiale russa della Gmg su Twitter e Facebook.

D. – Da dove viene la scelta di partire da Mosca e di vivere intensamente questa Giornata Mondiale della Gioventù da protagonista?

R. – Ho preso parte per la prima volta alla Gmg a Roma, nel 2000. E’ stata una giornata davvero indimenticabile. Poi ho partecipato alle Giornate di Colonia e ho visto anche lì molti volontari. Quando, un anno fa, mi hanno proposto di occuparmi di reti sociali, per me è stato davvero un piacere accettare.

D. – Il tuo Paese come sta trattando questo evento?

R. – Non ci sono molti cattolici in Russia e le nostre pagine sono numericamente limitate. Ma i cattolici seguono la Gmg e ringraziano per questo servizio offerto.

D. – Com’è la giornata-tipo del volontario?

R. – Per quanto riguarda i volontari delle reti sociali, qualcuno di noi si reca alle conferenze, mente altri vanno in città tra i gruppi della stessa nazionalità, e pubblicano il materiale raccolto. (vv)

Tra i giovani che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù cresce dunque la trepidazione per l’arrivo, domani, di Benedetto XVI a Madrid. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte da una delle nostre inviate nella capitale spagnola, Marina Tomarro:RealAudioMP3

“E’ un’esperienza di fede molto profonda, nel tentativo di cercare di comprendere interiormente cosa ci motiva, credere nella figura di Cristo e cosa ci spinge a compiere il cammino di fede”.

“Penso che, fondamentalmente, sia una grande manifestazione di gioia, in cui ci si ritrova tutti insieme, da tutto il mondo. Quello che si vuole trasmettere è questa profonda gioia, l’allegria di essere cristiano e cattolico nel 2011 e di testimoniarlo insieme a tutti gli altri giovani del mondo”.

“E’ un’emozione molto grande perché si conoscono tantissime persone ed anche per l’attesa, che è bellissima, dell’arrivo del Papa. L’atmosfera è veramente emozionante”.

“A Madrid, in questi giorni, tutti sono amici di tutti”.

“Ci sono tantissime persone e credo che tutte siano state spinte dallo stesso obiettivo: condividere la fede in Cristo ed emozionarci tutti insieme”.

“La fede in Gesù mi ha spinto a venire qui perché, in questo modo, incontriamo il Santo Padre, il quale rappresenta in un certo senso tutti noi”.

“La possibilità di ripetere un’esperienza che ho già fatto e che ha lasciato dei segni nella mia vita e nel mio cammino”.

Dunque, Benedetto XVI decollerà alla volta di Madrid domani mattina, alle 9.30, dall’aeroporto di Ciampino. L’arrivo nella capitale spagnola è previsto per le 12. Dopo la cerimonia di benvenuto allo scalo internazionale di Barajas, il primo grande appuntamento per il Papa sarà per domani sera alle 19.30, quando i giovani lo accoglieranno in festa nella Plaza Cibeles di Madrid.







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