Gmg: le testimonianze dei giovani dalla "grande festa della fede"
A Madrid, sono dunque iniziate le catechesi dei vescovi, suddivisi per gruppi linguistici:
segno dell’universalità della Chiesa che riunisce persone di lingue e nazioni diverse.
Debora Donnini ha intervistato don Niccolò Anselmi, responsabile del
Servizio nazionale della pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana:
R. - Certo,
questo momento della catechesi è un momento molto, molto bello. Mi sembra che siano
circa 280 i luoghi di catechesi, di cui 48 di lingua italiana e gli altri ovviamente
in tutte le altre lingue. Tanti catechisti, quindi, tanti giovani provenienti dalle
varie nazioni che si ritrovano ad ascoltare la catechesi e a partecipare poi all’Eucaristia.
D.
- Quali sono le principali iniziative della Cei in queste giornate, all’interno del
Festival della Gioventù?
R. - Ieri, abbiamo inaugurato una mostra artistico-letteraria:
una collezione di 60 opere di grafica, di pittura, ma anche poesie e opere letterarie
realizzate dai giovani sul tema della Giornata della gioventù. Oggi, c’è un incontro
con i vescovi presenti ovviamente alla Gmg, in cui il cardinale Bagnasco - a nome
di tutti i giovani - consegna al cardinale Rouco e ad altri rappresentanti della Conferenza
episcopale spagnola due immagini a noi giovani molto care: l’immagine della statua
della Madonna di Loreto e una copia del Crocifisso di San Damiano.
D.
- Quanti ragazzi italiani sono presenti, in questi giorni, a Madrid: contando non
soltanto coloro che vengono in pellegrinaggio dalle parrocchie, ma anche coloro che
si organizzano con i movimenti e con le associazioni?
R. - I ragazzi,
più o meno, sono circa 90 mila: provenienti da tutte le nostre diocesi e da tante
associazioni e da tanti movimenti. Questi sono i dati che noi conosciamo, ma probabilmente
stanno arrivando e sono arrivati tanti giovani che, attratti dall’invito di Benedetto
XVI, sono partiti e sono venuti qui a Madrid.
D. - Qual è stato il
punto su cui la Cei ha formato i giovani per la Gmg e da dove si ripartirà dopo questa
Giornata?
R. - A me sembra che questa Giornata che stiamo vivendo si
stata caratterizzata da una preparazione spirituale molto bella. Il messaggio del
Papa è stato usatissimo e meditato da tantissimi giovani. Mi sembra che il clima sia,
ancora oggi, nella grande tensione spirituale. Un secondo aspetto, secondo me molto
bello, è che c’è stato un grande lavoro di comunione: questi giovani non sono singoli
che incuriositi, sono venuti da Benedetto XVI: sono mandati dalle loro comunità, dalle
loro diocesi, dalle loro parrocchie, dalle Associazioni e dai Movimenti. Sono degli
inviati, davvero dei missionari, che al loro ritorno dovranno restituire tutta la
ricchezza che hanno ricevuto qui a Madrid. (mg)
Tra i molti giovani che
partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, sono numerosi anche i
volontari, provenienti da diversi Paesi, impegnati nell’aggiornamento dei social network.
Ascoltiamo un giovane russo, Andrei, intervistato da uno dei nostri inviati
a Madrid, Davide Dionisi:
R. – Sono
un volontario, vengo da Mosca e qui a Madrid mi occupo di reti sociali. Da un anno
il mio compito è quello di tradurre e seguire la pagina ufficiale russa della Gmg
su Twitter e Facebook.
D. – Da dove viene la scelta di partire da Mosca
e di vivere intensamente questa Giornata Mondiale della Gioventù da protagonista?
R.
– Ho preso parte per la prima volta alla Gmg a Roma, nel 2000. E’ stata una giornata
davvero indimenticabile. Poi ho partecipato alle Giornate di Colonia e ho visto anche
lì molti volontari. Quando, un anno fa, mi hanno proposto di occuparmi di reti sociali,
per me è stato davvero un piacere accettare.
D. – Il tuo Paese come
sta trattando questo evento?
R. – Non ci sono molti cattolici in Russia
e le nostre pagine sono numericamente limitate. Ma i cattolici seguono la Gmg e ringraziano
per questo servizio offerto.
D. – Com’è la giornata-tipo del volontario?
R.
– Per quanto riguarda i volontari delle reti sociali, qualcuno di noi si reca alle
conferenze, mente altri vanno in città tra i gruppi della stessa nazionalità, e pubblicano
il materiale raccolto. (vv)
Tra i giovani che partecipano alla Giornata
Mondiale della Gioventù cresce dunque la trepidazione per l’arrivo, domani, di Benedetto
XVI a Madrid. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte da una delle nostre inviate
nella capitale spagnola, Marina Tomarro:
“E’ un’esperienza
di fede molto profonda, nel tentativo di cercare di comprendere interiormente cosa
ci motiva, credere nella figura di Cristo e cosa ci spinge a compiere il cammino di
fede”.
“Penso che, fondamentalmente, sia una grande manifestazione di
gioia, in cui ci si ritrova tutti insieme, da tutto il mondo. Quello che si vuole
trasmettere è questa profonda gioia, l’allegria di essere cristiano e cattolico nel
2011 e di testimoniarlo insieme a tutti gli altri giovani del mondo”.
“E’
un’emozione molto grande perché si conoscono tantissime persone ed anche per l’attesa,
che è bellissima, dell’arrivo del Papa. L’atmosfera è veramente emozionante”.
“A
Madrid, in questi giorni, tutti sono amici di tutti”.
“Ci sono tantissime
persone e credo che tutte siano state spinte dallo stesso obiettivo: condividere la
fede in Cristo ed emozionarci tutti insieme”.
“La fede in Gesù mi ha
spinto a venire qui perché, in questo modo, incontriamo il Santo Padre, il quale rappresenta
in un certo senso tutti noi”.
“La possibilità di ripetere un’esperienza
che ho già fatto e che ha lasciato dei segni nella mia vita e nel mio cammino”.